Opinioni
La falsa lettera aperta di Chiara Appendino
di Mario Neri
Pubblicato il 2017-05-26
Una falsa lettera aperta di Chiara Appendino ai cittadini di Torino è stata pubblicata come manifesto a Palazzo Nuovo e in via Guastalla. Ne parla oggi Futura News in un articolo a firma di Valerio Barretta e Marco Gritti. Questa è una foto della lettera: «Cari cittadini. Vi scrivo questa lettera per spiegarVi meglio il […]
Una falsa lettera aperta di Chiara Appendino ai cittadini di Torino è stata pubblicata come manifesto a Palazzo Nuovo e in via Guastalla. Ne parla oggi Futura News in un articolo a firma di Valerio Barretta e Marco Gritti. Questa è una foto della lettera:
«Cari cittadini. Vi scrivo questa lettera per spiegarVi meglio il concetto di partecipazione dal basso.
È molto semplice: Voi mi votate e poi io comando.
Con questo intendo dire che chiunque voglia opporsi a me finirà arrestato oppure bastonato dalla polizia.
Mi sento pronta a comandare e per farlo devo fare in modo che la polizia e i magistrati mi siano amici, di modo tale che se la prendano con chi non ubbidisce.
Per questo li ho ringraziati per le cariche del 1 maggio e per gli arresti all’asilo occupato di pochi giorni dopo. Ho infine ringraziato il PM Rinaudo da sempre in prima linea nel reprimere tutte le opposizioni e in particolare i No Tav.
Un ultimo avvertimento a chi si sentisse deluso dal mio operato: se siete senza casa, senza soldi, se non volete un altro supermercato sotto casa oppure se pensate che io stia solo finendo il lavoro iniziato dal PD…Vi conviene stare zitti e rigare dritto perché io sono l’unica alternativa possibile».
Sul manifesto, insieme al simbolo del Movimento 5 Stelle, compaiono anche i loghi della Polizia di Stato, della Compagni di San Paolo, della Lavazza e di Telt, società italo-francese che si occupa della costruzione e poi della gestione della Torino-Lione. La lettera, che fino ad ora non è stata rivendicata, contiene riferimenti alle tensioni del primo maggio e all’arresto di alcuni anarchici nell’asilo occupato di via Alessandria. Scrive l’ANSA che del caso si sta occupando la Digos, che ha segnalato l’episodio alla Procura. Potrebbe trattarsi del gesto di esponenti di area antagonista.