La comunità militante dei 12 raggi: chi sono i neofascisti della manifestazione no pass a Milano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-25

Un gruppo dichiaratamente neofascista, segnalato da Facebook e inserito nella sua black-list. A Milano hanno anche intonato canzoni del Movimento Sociale Italiano

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C’era di tutto alla manifestazione contro il Green Pass di Milano. Da un ex membro delle Brigate Rosse alla frangia più estrema dell’estrema destra italiana. Tra questi ultimi troviamo anche un gruppo denominato “Comunità militante dei 12 raggi”, neo-nazifascisti che hanno guidato la protesta meneghina intonando cori “nostalgici” durante tutta la giornata di sabato. Il bollettino finale parla di 74 persone denunciate – a piede libero – per violenza privata, manifestazione non preavvisata e interruzione di pubblico ufficio. Oltre a loro ci sono anche altre nove persone, tutte facenti parti di gruppi di estrema destra e denunciati anche per apologia di fascismo.

Comunità militante dei 12 raggi, i neofascisti della manifestazione no pass di Milano

“I nove – si legge in una nota della Questura di Milano -, di cui 8 residenti nel varesino e uno in provincia di Bergamo, sono stati denunciati per apologia del fascismo, manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico ufficio e violenza privata. Il questore, inoltre, ha emesso nei loro confronti 9 fogli di via (8 della durata di un anno e 1 di sei mesi) da Milano”. Questi, in sintesi, i provvedimenti presi dalle forze dell’ordine nei confronti degli esponenti del gruppo “DO.RA”, meglio conosciuti come i naziskin della Comunità militante dei 12 raggi. L’apologia di fascismo – punita dalla legge Scelba – è avvenuta quando, all’altezza di piazza Fontana, dal corteo si è alzato un canzone della Repubblica Sociale Italiana.

Ma chi sono questi “militanti”? Si tratta di un gruppo dalle evidenti e ben dichiarate tendenze neofasciste, affiliati (come si può leggere sul loro sito ufficiale) con i più pericolosi gruppi di estrema destra italiana e internazionale. Un livello di pericolosità accertato anche dalle decisioni di Facebook che ha inserito la Comunità militante dei 12 raggi nell’elenco delle organizzazioni finite nella black-list del social (insieme a Forza Nuova, CasaPound, Lealtà e Azione e altri 13 gruppi). E le loro teorie “spammate” durante le proteste di piazza, sfiorano e superano il delirio. Come riporta il quotidiano La Stampa, infatti, sostengono che la pandemia sia “una strage di Stato voluta dal governo in carica”, ma la chicca arriva sui vaccini:

“verità semplice e terribile: debilitando milioni di persone serviranno altrettante riserve per sostituire coloro che moriranno o saranno danneggiati irrimediabilmente dalle Multinazionali del Crimine”.

Le dinamiche, dunque, sono sempre le stesse. E ora, come accaduto a Roma con Roberto Fiore e Giuliano Castellino, appare sempre più evidente la strategia di questi gruppi sovversivi di estrema destra: mischiarsi e infiltrarsi nei i no vax e i no green pass per ottenere un “riconoscimento” sociale, andando a toccare le corde della rabbia di quella che, comunque, continua a essere una minoranza (ma molto rumorosa) di cittadini. Una strategia che, per dinamiche e tendenze, è in linea con i principi del fascismo. Quelli scritti sui libri della memoria e della storia del nostro Paese.

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