Opinioni
La casa antisismica
di Lorelei
Pubblicato il 2016-11-02
Il Corriere della Sera riepiloga oggi in questa infografica quali sono le caratteristiche della casa antisismica: dal cordolo in cemento armato alle travi in legno elastico e deformabile fino ai dissipatori. Spiega Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre (European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering) fondato dal Dipartimento della Protezione civile di Pavia, dall’Ingv […]
Il Corriere della Sera riepiloga oggi in questa infografica quali sono le caratteristiche della casa antisismica: dal cordolo in cemento armato alle travi in legno elastico e deformabile fino ai dissipatori. Spiega Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre (European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering) fondato dal Dipartimento della Protezione civile di Pavia, dall’Ingv e dall’Istituto di studi superiori pavese. «Considerando il rischio bisogna precisare tre criteri per valutarlo e in base a questi decidere gli interventi da attuare. Il primo riguarda il livello di pericolosità dei terremoti che si manifestano nelle varie zone. Il secondo è la vulnerabilità di un edificio. Il terzo è l’esposizione al rischio che è diversa se si considera una scuola con dei bambini o un deposito di merci dove le valutazioni sono umane ed economiche. Oggi le tecnologie e i sistemi d’ingegneria consentirebbero di contrastare tutti i livelli dei terremoti avvenuti finora in Italia».
«Ci sono quattro categorie di interventi a seconda delle situazioni». I primi due riguardano edifici esistenti. Nel primo caso si può ridurre la vulnerabilità con opere di rafforzamento delle parti più critiche ad esempio di pilastri e strutture portanti migliorando così il comportamento dell’edificio. «I costi — aggiunge — possono variare da 100 a 400 euro per metro quadrato e sono minori se questi interventi vengono effettuati preventivamente in occasione di altre opere necessarie». Il secondo è l’aggiunta di elementi esterni resistenti alle azioni sismiche. Ad esempio diagonali d’acciaio, pareti di rafforzamento. Questo è meno costoso e consente di essere realizzato anche in edifici particolari come gli ospedali senza dover trasferire i malati.