La caccia alla pantera di San Severo con droni e gabbie-trappola

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-19

Al vaglio della task force eventuali denunce di smarrimento presentate in passato da parte di cittadini privati o spettacoli circensi. Ma a San Severo, tra la gente, si vocifera che la pantera sia fuggita dalla casa di un boss della malavita

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Ieri abbiamo parlato del presunto avvistamento di una pantera a San Severo in provincia di Foggia, con tanto di video (piuttosto dubbi, tranne uno) dell’animale che si aggira nelle campagne di zona vicino un centro sportivo di via Vecchia Lucera e poi in via Castelnuovo della Daunia. Nicola Chiarappa, operaio di una fabbrica di fuochi d’artificio ha visto il felino aggirarsi nel piazzale della sua azienda:  “Pensavo si trattasse di un randagio. Mi sono avvicinato per offrirgli del cibo — prosegue — ed improvvisamente l’animale si è girato verso di me. A quel punto mi sono accorto che non si trattava di un cane, ma di una pantera. Aveva due denti molto affilati”.

La caccia alla pantera di San Severo con droni e gabbie-trappola

Il felino, secondo il racconto dell’operaio, è balzato sul cofano della sua automobile per poi scavalcare un muretto e fuggire via tra le campagne. L’uomo ha dato immediatamente l’allarme alla polizia. In pochi istanti la notizia ha fatto il giro del web. Tantissimi i sanseveresi che giurano di averla vista; in molti casi, però, si tratta di avvistamenti fasulli. Questo ha spinto il primo cittadino Francesco Miglio a lanciare un appello a tutta la cittadinanza: “A tutti chiedo prudenza — ha affermato il sindaco Miglio — soprattutto per chi lavora in campagna. Bisogna stare tranquilli, non generare allarmismo e non diramare in rete fotografie non vere”.

Intanto però è scattata la caccia alla pantera mentre, fa sapere oggi Repubblica Bari, tra gli agricoltori giunge il maggior numero di segnalazioni. C’e chi parla di galline sparite dal pollaio; chi invece di oche ritrovate senza testa. E poi c’è anche chi avrebbe fotografato un cane a cui il felino avrebbe morso entrambe le orecchie. Un commerciante, invece, avrebbe addirittura tentato di rincorrerla.

Tutti gli avvistamenti e le segnalazioni al vaglio della task force coordinata dal comune di San Severo. Il gruppo di ricerche è costituito dai: carabinieri forestali, i dipendenti del servizio veterinario della Asl di Foggia, più agenti della polizia e vigili urbani. Intanto il felino è stato visto per l’ultima volta aggirarsi venerdì pomeriggio in via vecchia Lucera, nelle vicinanze del centro sportivo “La Capannina” alla periferia della città. Da allora ha fatto perdere le proprie tracce. Sabato proprio Nicola Chiarappa, l’operaio che per primo si è trovato di fronte la pantera, ha installato due gabbie-trappola in via Castelnuovo, nei pressi della sua fabbrica di fuochi d’artificio.

Ieri mattinata si è sollevato in volo anche un drone con telecamere termiche (quelle che permettono di rilevare la presenza di esseri umani) per l’individuazione dall’alto del felino. Al vaglio della task force eventuali denunce di smarrimento presentate in passato da parte di cittadini privati o spettacoli circensi. Ma a San Severo, tra la gente, si vocifera che la pantera sia fuggita dalla casa di un boss della malavita.

Leggi anche: La pantera “avvistata” (e ricercata) a San Severo in provincia di Foggia

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