Firmato il decreto di estradizione di Julian Assange verso gli Stati Uniti: “Un giorno buio per la libertà di stampa”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-06-17

Priti Patel, ministra degli Interni britannica, ha firmato il decreto di estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti: l’attivista ha 14 giorni per presentare ricorso

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La ministra degli Interni britannica Priti Patel ha firmato il decreto di estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti, dove il fondatore di Wikileaks è accusato di spionaggio e rischia di dover scontare una pesante condanna per aver diffuso documenti riservati sui crimini di guerra commessi dall’esercito Usa in Iraq e Afghanistan. “Un giorno buio per la libertà di stampa. Oggi non è la fine della lotta. Inizieremo una nuova battaglia legale”, si legge sul sito di Wikileaks.

Firmato il decreto di estradizione di Julian Assange verso gli Stati Uniti: “Un giorno buio per la libertà di stampa”

C’è ancora una possibilità per Assange di evitare l’estradizione: “Il 17 giugno – recita il comunicato – in seguito al giudizio dato sia dalla Corte di primo grado sia dall’Alta Corte, l’estradizione negli Usa del signor Julian Assange à stata quindi ordinata. Il signor Assange conserva tuttavia il diritto di fare appello entro il termine normale di 14 giorni”. Il ministero aggiunge che “in questo caso le Corti del Regno Unito non hanno riscontrato il rischio di abusi, di un trattamento ingiusto od oppressivo contro Assange nell’ambito del processo di estradizione. E neppure hanno riscontrato che negli Stati Uniti egli possa andare incontro a una procedura incompatibile con i suoi diritti umani, incluso il diritto a un processo giusto o alla sua libera espressione”, sancendo che “sarà trattato in modo appropriato anche in relazione alla sua salute”. In caso il suo ricorso venisse rigettato, Assange può rivolgersi anche alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo.

Cosa rischia l’attivista negli Stati Uniti

In questo momento l’attivista è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, nella periferia di Londra. Negli Stati Uniti Assange dovrebbe fronteggiare 18 diversi capi di accusa connessi a reati di spionaggio. Si stima che possa ricevere una condanna fino a 175 anni di carcere. Rabbia nel commento di Stella Moris, avvocata sudafricana specialista in diritti umani e moglie di Assange: “Priti Patel aveva il potere di fare la cosa giusta, invece sarà ricordata come complice degli Stati Uniti, del loro progetto di trasformare il giornalismo investigativo in un’impresa criminale”.

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