Italia zona rossa nel weekend e lockdown di Pasqua: cosa chiude?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-10

Gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico chiedono urgentemente nuove misure. Con restrizioni ulteriori nelle zone gialle e soprattutto weekend rossi. Anche a Pasqua e Pasquetta

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Sarà lockdown a Pasqua? Il verbale della riunione di ieri che il CTS ha inviato al governo ha confermato “il peggioramento della curva epidemiologica e una rapida diffusione delle varianti a maggiore trasmissibilità”. Gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico chiedono urgentemente nuove misure. Con restrizioni ulteriori nelle zone gialle e soprattutto weekend rossi. Anche a Pasqua e Pasquetta

Italia zona rossa nel weekend e lockdown di Pasqua: cosa chiude?

La Lega ovviamente non vuole neanche sentire la parola lockdown: ma che si chiami “super zona rossa” nei weekend o meno le nuove misure saranno con ogni probabilità decise oggi. Il CTS è stato chiaro: c’è l’esigenza di ridurre l’incidenza per consentire un rapido contact tracing. Ma è chiaro che non si arriverà a un lockdown generalizzato. Il Comitato Tecnico Scientifico non l’ha chiesto. In realtà c’è anche un’ala aperturista nel CTS, spiega La Stampa, che spera che non siano necessarie neanche le chiusure durante i fine settimana da qui a Pasqua: “Se venerdì prossimo non superiamo i 30mila contagi giornalieri  l’applicazione del nuovo parametro dei 250 casi per 100mila abitanti dovrebbe es sere sufficiente a tenere sotto controllo la situazione”. Un’analisi che però potrebbe essere inficiata dalla voglia di socialità che si accompagna alle feste pasquali.  Da qui l’idea che sia necessaria una stretta nei weekend. Se sarà zona rossa totale, con gli spostamenti delle persone vietati se non per motivi di necessità, lavoro o salute però, come scrive il Corriere, o se come già avvenuto a Natale le misure saranno meno rigide, lo deciderà il governo:

Si torna dunque alle regole in vigore durante le festività natalizie con le chiusure in vigore il sabato e la domenica. Oggi si riunirà la «cabina di regia» e saranno messi a punto i dettagli. Prevale l’idea di procedere subito alla correzione del Dpcm in modo che le nuove regole entrino in vigore il prossimo fine settimana, il 13 e 14 marzo. Ma bisognerà decidere se impedire gli spostamenti delle persone come avviene in fascia rossa — ad eccezione di quelli per lavoro, salute e urgenza — oppure lasciare maggiore libertà di movimento, come era accaduto durante le festività natalizie, quando si era optato per la fascia arancione che impedisce di uscire dal proprio Comune ma consente di uscire di casa dalle 5 alle 22. Gli scienziati fanno esplicito riferimento a questa seconda ipotesi, sarà quindi il governo a dover stabilire se sia invece opportuna una stretta ancor più vigorosa.

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Foto IPP/Alfonso Cannavacciuolo
Genova 15/11/2020
Genova zona Arancione
nella foto: pronto soccorso da campo al’interno dell’ospedale san martino
Italy Photo Press – World Copyright

Ma anche durante la settimana, secondo quanto riporta Repubblica, ci potrebbero essere dei cambiamenti: le zone gialle non bastano più per contenere l’avanzata delle varianti. L’ipotesi del coprifuoco anticipato non è ancora tramontata. In pratica il Comitato Tecnico Scientifico consiglia di fatto al ministro Speranza di abolire la zona gialla per la quale si chiede un deciso rafforzamento delle misure restrittive a cominciare dalla chiusura dei locali pubblici.

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Fonte: La Stampa 10 marzo 2021

Le zone gialle, per la verità ormai ridotte a poche macchie in un’Italia arancione-rosso, non sono sufficienti. Dunque — il suggerimento del Cts — si può pensare a misure «sull’analogo modello applicato nel periodo natalizio relativamente alle misure di contenimento nei giorni festivi e prefestivi». Lo scenario con meno restrizioni oggi non è adatto a ridurre la circolazione del virus. Quindi ci vuole «un immediato rafforzamento e innalzamento delle misure associate a ciascun livello di rischio delle Regioni e, in particolare, delle misure associate alle cosiddette zone “gialle” a livello nazionale». Se fosse utile anche anticipando il coprifuoco alle 20

L’allarme è anche del presidente dell’Anci Antonio De Caro: “Servirebbe evitare che durante le feste qualcuno si possa spostare e aumentare i contagi”. Forse non servirà neanche dover limitare la libertà di spostamento e le aperture nelle zone gialle. Ormai l’Italia si sta tingendo sempre di più di arancione e rosso. In ogni caso nel fine settimana anche in fascia gialla saranno chiusi tutto il giorno i bar e i ristoranti, con asporto e consegna a domicilio consentiti, per i bar solo fino alle 18. E la riapertura di cinema e teatri dopo il 27 marzo sembra sempre più difficile.

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