Italia, un Paese oltre una crisi di nervi

di Carlo Cipiciani

Pubblicato il 2014-08-31

L’Italia è un Paese ben oltre una crisi di nervi: una riforma al mese; una conferenza stampa al giorno; una dichiarazione al minuto. Ma fatti, pochi. La riforma del lavoro? Rinviata. La riforma della scuola? Annunciata. La riforma del fisco? Non pervenuta. Quello che ieri era una priorità, oggi scompare dall’agenda sostituito da altre cruciali …

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L’Italia è un Paese ben oltre una crisi di nervi: una riforma al mese; una conferenza stampa al giorno; una dichiarazione al minuto. Ma fatti, pochi. La riforma del lavoro? Rinviata. La riforma della scuola? Annunciata. La riforma del fisco? Non pervenuta. Quello che ieri era una priorità, oggi scompare dall’agenda sostituito da altre cruciali questioni che domani, puntualmente, scompariranno.
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L’Italia è un Paese impazzito, dove il presente è stato sostituito dall’istantaneo. E non è (solo) questione di Renzi. La cosa va avanti da anni, ormai. Sembra che, alle prese con problemi che farebbero tremare le vene ed i polsi anche ad una classe dirigente e ad un’opinione pubblica che forse avevamo un tempo ma che di certo non abbiamo più, siamo capaci solo di cinguettare scemenze, aspettando che passi ‘a nuttata. Senza aver capito che, dopo, non ci sarà il sole. Forse, non ci sarà neppure un risveglio.
E chissà che verrà dopo. O, se preferite, what comes next.

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