Aquarius: il braccio di ferro tra Salvini e Malta sulla pelle di 629 migranti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-10

Il ministro dell’Interno chiede a Malta di far approdare alla Valletta la nave Aquarius con 629 migranti a bordo essendo quello il “porto più sicuro”. Malta dice no

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L’incidente arriva puntuale in una domenica pomeriggio elettorale. Irritato dalla vicenda dei migranti fatti sbarcare a Reggio Calabria venerdì scorso, Matteo Salvini coglie l’occasione per provare a mostrare i muscoli da ministro dell’Interno sulla pelle della Aquarius di Sos Mediterranée, ONG con personale di Medici senza frontiere, che sta facendo rotta verso un porto di sicurezza ancora non assegnato con a bordo 629 migranti.

Aquarius: il braccio di ferro tra Salvini e Malta sulla pelle di 629 migranti

Tra loro ci sono 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte, tirati su in sei operazioni di salvataggio: particolarmente difficile quella di persone su un gommone che si è rovesciato facendo finire 40 migranti in mare. Aquarius ha soccorso 229 persone, altre 400 sono state salvate e poi trasbordate sulla nave della Ong da imbarcazioni della guardia costiera italiana e da mercantili.

aquarius

L’Aquarius non è stata autorizzata ad approdare in Italia. Una lettera urgente alle autorità maltesi è stata scritta dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, chiedendo di far approdare alla Valletta la nave Aquarius con 629 migranti a bordo essendo quello il “porto più sicuro”.  Un portavoce del governo della Valletta citato dal quotidiano Malta Today ha risposto: “Il governo di Malta non è né l’autorità che coordina ne ha competenza sul caso” della nave Aquarius. Il salvataggio degli oltre 629 migranti ora a bordo dell’Aquarius “è avvenuto nella zona libica di ricerca e soccorso ed è stato coordinato dal centro di soccorso a Roma“, ha sottolineato il portavoce.

Il braccio di ferro tra Italia e Malta

Le autorità maltesi avevano impedito l’altro ieri l’ingresso in porto della nave Seefuchs, con 126 migranti a bordo: l’unità, di una ONG olandese, era in difficoltà per le cattive condizioni del mare, ma Malta – ha riferito alla polizia italiana il comandante dell’unità – ha solo proposto assistenza in mare, senza autorizzare l’ingresso in porto. Era così intervenuta la Guardia costiera italiana e la nave, alla fine, è stata fatta approdare a Pozzallo, dove è arrivata ieri mattina.

seawatch salvini

È stato l’ultimo episodio di un lungo contenzioso tra Italia e Malta, il cui comportamento è stato stigmatizzato dallo stesso Salvini l’altro giorno: La Valletta “non può sempre dire no a qualsiasi richiesta d’intervento”, ha detto il ministro, che ieri ha ribadito la linea della fermezza assicurando che “non si ripeterà un’altra estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi”. Negli ultimi due giorni però si sono registrati mille arrivi.

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