L’ultima disperata mossa diplomatica per scongiurare la guerra in Ucraina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-21

Il lavoro di mediazione di Macron ha dato vita a un imminente summit tra Vladimir Putin e Joe Biden

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C’è un’ultima mossa sulla scacchiere della crisi internazionale per tentare di evitare e scongiurare il conflitto armato in Ucraina. Mentre i pedoni (le truppe russe) si sono mosse e continuano a muoversi lungo i confini – con tanto di show missilistici per mostrare i muscoli, travestendosi da test -, l’estrema ratio sembra essere quella dell’incontro tra Vladimir Putin e Joe Biden su cui sarebbe arrivato il parere positivo da i rappresentanti russi e americani dopo la mediazione fatta dal presidente francese Emmanuel Macron.

Incontro Putin-Biden, l’ultima mossa per evitare il conflitto

Fonti dell’intelligence americana, nelle scorse ore, hanno rivelato un dettaglio che apre le finestre – nuovamente – a venti di guerra: secondo gli USA, infatti, l’invasione della Russia in Ucraina è imminente. E proprio le tempistiche potrebbero condizionare il vertice Putin-Biden che, allo stato attuale, sarebbe in programma nei prossimi giorni. Ancora non c’è una data, ma dalla Casa Bianca hanno fatto sapere che il Presidente americano è pronto per questo summit in cui si confronterà – per la seconda volta da quando è iniziato il suo mandato nel gennaio dello scorso anno – con il presidente russo.

Un vertice orchestrato dal presidente francese Macron che, come riportato dal quotidiano La Repubblica, nelle ultime ore ha lavorato incessantemente su tutti i fronti. Prima con Putin, poi con il presidente ucraino Zelensky. Dopodiché le sue telefonate si sono spostate a Occidente, dialogando con Biden, con il cancelliere tedesco Scholz e con il premier britannico Boris Johnson. L’obiettivo è quello di applicare gli accordi di Minsk per evitare l’invasione russa in Ucraina. Perché buona parte delle truppe inviate dal Cremlino, secondo le informazioni fornite dall’intelligence americana, sarebbero pronte e sfruttare quel “cuscinetto” che divide nella zona Nord i due Paesi, per far partire l’offensiva.

Ma ci sarà l’incontro Putin-Biden? All’inizio, come racconta Il Messaggero, dal Cremlino è arrivata una secca smentita per un vertice a tra tra Russia, Ucraina e l’Osce. Questo tipo di “trattativa”, dunque, non ci dovrebbe essere anche se Putin avrebbe accettato, proprio questa mattina, a una riunione del Gruppo di Contatto se l’Ucraina e il Donbass decidono di convocarlo. E sullo sfondo resta quel confronto internazionale che attraverso l’Oceano. E, come conferma Il Corriere della Sera, l’apertura al dialogo è imminente.

Prima, però, si attenderanno le prossime mosse di Vladimir Putin. Perché quelle truppe (3omila soldati) protagoniste delle esercitazioni russe nei giorni scorsi in Bielorussia sono ancora lì. Non sono rientrate nel loro Paese nonostante gli annunci fatti dal Cremlino. Perché il presidente russo vuole continuare nella sua strategia: quella di mostrare i muscoli a livello internazionale. I militari sono sempre schierati lì, al confine dell’Ucraina. Tra Nord ed Est. In attesa di un ordine di invasione o di uno di rientro a casa. Ma il rischio è che quella polveriera, qualora il vertice internazionale fallisse, sia sul punto di incendiarsi.

(Foto IPP/Sergey Guneev / Sputnik)

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