“La Russia ha deciso di invadere”: Biden pronto al peggio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-19

“Se la Russia persegue i suoi piani, sarà responsabile di una catastrofica e inutile guerra per scelta”: le tensioni ai confini ucraini e le sanzioni pronte per la Russia in caso di attacco

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“Stiamo denunciando i piani russi. Non perchè vogliamo un conflitto ma perchè stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per togliere ogni motivo che la Russia può addurre per giustificare l’invasione dell’Ucraina. Se la Russia persegue i suoi piani, sarà responsabile di una catastrofica e inutile guerra per scelta”, ha twittato ieri sera il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, a poca distanza dalla telefonata con i leader che ha preceduto l’aggiornamento sulla crisi tra Ucraina e Russia. Se nei giorni scorsi sembrava che il peggio fosse passato la tensione ai confini è in continuo aumento: secondo quanto riferisce un funzionario del Pentagono”più del 40% delle forze russe ai confini dell’Ucraina risultano in una posizione di attacco.  Gli Stati Uniti stimano che il numero di truppe russe dispiegate nell’Ucraina settentrionale, orientale e meridionale sia superiore a 150 mila unita’à, da mercoledi’ì osservano i movimenti delle truppe russe verso il confine. “Il 40-50% e’ in posizione di attacco. Si sono schierati in punti di raccolta tattici nelle ultime 48 ore”. D’altra parte, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass “Le forze armate ucraine hanno violato il regime di cessate il fuoco all’interno dell’area di responsabilità della Repubblica popolare di Lugansk per 31 volte nelle ultime 24 ore: lo afferma, secondo la Tass, la missione separatista presso il Centro congiunto di coordinamento e controllo per il cessate il fuoco nel suo canale Telegram. “Nelle ultime 24 ore sono state registrate 31 violazioni del regime di cessate il fuoco da parte delle forze ucraine”, afferma il comunicato. I venti di guerra soffiano sempre più forte.

“La Russia ha deciso di invadere”: Biden pronto al peggio

Biden ne è convinto, come ha spiegato nell’annuncio di ieri: “La Russia prepara un’offensiva su Kiev. Se farà questa catastrofica scelta di guerra, difenderemo ogni centimetro di territorio della Nato e continueremo a sostenere l’Ucraina. Mosca pagherà un prezzo enorme, l’Occidente è unito e determinato”. il presidente USA ha anche spiegato che Putin non intende usare le armi nucleari: ma “vuole convincere il mondo che può cambiare la dinamica in Europa. La diplomazia però non ha ancora esaurito il suo corso. Deve scegliere tra la guerra e le sofferenze, o il dialogo che rende sicuri”. Cosa si può fare per impedire il peggio? Spiega La Stampa:

La via del dialogo resta aperta quindi per Washington che però conferma che il fronte occidentale è compatto, “nonostante gli sforzi russi per dividerlo”, nell’agire con “misure economiche contro la Russia se questa dovesse aprire un conflitto” in Ucraina. A testimoniare la disponibilità a tenere i canali aperti con Mosca è l’incontro fra Blinken e Lavrov in Europea giovedì prossimo. La Casa Bianca ha provato anche a sgomberare il campo da dissidi sulle sanzioni e Daleep Singh numero due del Consiglio per la Sicurezza nazionale, ha detto che “gli alleati stanno convergendo sul pacchetto di sanzioni”. Mancano evidentemente ancora dei dettagli ma Singh ha voluto rassicurare gli alleati evidenziando che “le misure sanzionatorie non sono tese a ridurre la capacità della Russia come fornitrice di gas per il mondo”. E’ una precisazione importante che giunge dopo i distinguo fatti da Draghi sulla proporzionalità delle misure.

Secondo quanto dichiarato le sanzioni renderebbero la Russia “un paria sullo scenario internazionale”, come confermato anche dal tweet della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Nella videoconferenza di stasera con Stati Uniti, Ue, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Polonia, Italia, Romania e Nato abbiamo condiviso la preoccupazione per la situazione all’interno e intorno all’Ucraina che rimane minacciosa. C’è ancora tempo per la diplomazia e una soluzione pacifica. Ma nel caso in cui la Russia dovesse scegliere l’aggressione, è pronto un robusto pacchetto di sanzioni. L’Ucraina è libera e sovrana”.

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