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Gli incendi in Calabria colpiscono anche le Faggete dell’Aspromonte, patrimonio dell’Unesco | VIDEO
neXtQuotidiano 11/08/2021
Le fiamme stanno distruggendo ettari di boschi e provocando vittime. Al momento si parla di almeno tre decessi nel giro di poche ore
Ettari di bosco in fumo e fiamme che arrivano a lambire anche i piccoli e medi centri urbani. La situazione degli incendi in Calabria sembra essere fuori controllo, lasciando dietro di sé cenere e morti. Nelle ultime ore è salito a tre il numero delle persone deceduto nel territorio della provincia di Reggio Calabria, proprio a causa dei roghi. E, da qualche ora, a essere colpite sono anche le Faggete dell’Aspromonte, dichiarate solo un paio di settimane fa Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
#Incendi, Calabria ancora nella morsa del fuoco: nel Catanzarese molte famiglie sfollate. La situazione più drammatica in Aspromonte: in pericolo le foreste appena dichiarate patrimonio @ItalyatUNESCO, a rischio isolamento il santuario di Polsi.@TgrRaiCalabria#IoSeguoTgr pic.twitter.com/Qe3EnKvM0C
— Tgr Rai (@TgrRai) August 11, 2021
Incendi in Calabria, le fiamme arrivano alle Faggete dell’Aspromonte
Le immagini trasmesse oggi dal TGR Rai, mostrano una situazione di devastazione e distruzione, simile a quel che sta avvenendo anche in molte altre zone d’Italia e del Mondo (come immortalato dalle immagini dei satelliti della NASA). Le fiamme hanno provocato danni tangibili oggi e con riflessi sul prossimo futuro. Perché anche il polmone verde della Calabria è stato toccato dai roghi che sembrano essere incontrollati. Le Faggete dell’Aspromonte sono solamente uno degli ultimi luoghi a essere colpiti, mentre in tutta la Regione sono moltissimi i cittadini che hanno dovuto lasciare la loro abitazione a causa degli incendi. E questa è la situazione immortalata dalle telecamere dell’Ente del Parco Nazionale dell’Aspromonte (qui il video).
“In Calabria un’altra vittima degli incendi – ha scritto su Twitter il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà -. Stiamo perdendo la nostra storia, sta andando in cenere la nostra identità, nel silenzio generale. Ancora fiamme, ancora pericolo, ancora danni incalcolabili, la nostra montagna e le nostre colline continuano a bruciare. La priorità oggi è spegnere questo inferno. Ma da domani qualcuno dovrà spiegarci perché è mancata completamente la prevenzione. Ora lavoriamo in silenzio, e rispettiamo chi da giorni respira fumo e ingoia sudore e lacrime”.
(foto: da TGR)