«In questa libreria non si vende il libro del figlio di Riina»

di dipocheparole

Pubblicato il 2016-04-07

La signora Angelina Sciacca, titolare della libreria Vicolo Stretto a Catania, pubblica su Facebook questa fotografia di un cartello che ha appeso in vetrina nel suo negozio: «Chiedo a tutti i miei colleghi di affiggere lo stesso cartello!», scrive nel messaggio che l’accompagna. La libreria si trova in via Santa Filomena, 38. Bruno Vespa ha …

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La signora Angelina Sciacca, titolare della libreria Vicolo Stretto a Catania, pubblica su Facebook questa fotografia di un cartello che ha appeso in vetrina nel suo negozio: «Chiedo a tutti i miei colleghi di affiggere lo stesso cartello!», scrive nel messaggio che l’accompagna. La libreria si trova in via Santa Filomena, 38.

libreria vicolo stretto
Il cartello appeso in vetrina nella libreria Vicolo Stretto di Catania

Bruno Vespa ha difeso fino in fondo la scelta di mandare in onda ieri sera a Porta a Porta l’intervista al figlio di Totò Riina, condannato anche lui per associazione mafiosa, che ha appena pubblicato un libro in cui parla del rapporto con il padre e della sua vita familiare. “Per combattere la mafia, che tuttora è potente e gode di protezione diffusa, bisogna conoscerla”, ha spiegato il giornalista prima di lanciare l’intervista. “Amo mio padre e la mia famiglia, non tocca a me giudicare le azioni della mia famiglia”, ha detto, tra l’altro Riina jr. Tante e dure le prese di posizione: a partire da quella del presidente del Senato Pietro Grasso che ha annunciato di non voler vedere la trasmissione, passando dal presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, che ha accusato Vespa di “negazionismo della mafia”. Per non parlare delle proteste di Maria Falcone, sorella del giudice, e Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, o della Fondazione Caponnetto e di Don Ciotti.

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