L’imprenditore di Mira positivo al Coronavirus e la paura di un focolaio in Riviera del Brenta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-08

Arrivato in Africa, ha scoperto di essere contagiato in aeroporto: prima aveva partecipato a una festa. 50 tamponi per i suoi contatti. La paura è che ci sia un focolaio Covid in Riviera del Brenta

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Un noto imprenditore di Mira con interessi economici in un paese africano è stato trovato positivo a COVID-19 al suo arrivo in Africa dove le autorità sanitarie dell’aeroporto lo hanno sottoposto al tampone. La notizia, spiega oggi il Corriere del Veneto, si è diffusa velocemente nel Veneziano e in particolare nella Riviera del Brenta.

Non è tuttavia la frequentazione dell’Africa a destare preoccupazione in Riviera ma è una cena: un evento di una settimana fa – poco prima che l’imprenditore prendesse l’aereo -in un ristorante del territorio a cui l’uomo ha partecipato insieme a molte persone che ora sono sotto la lente d’ingrandimento dell’Usl che ha subito attivato un’indagine epidemiologica con tamponi a tappeto. Anche perché la vicenda è ancora avvolta da chiaroscuri.

L’imprenditore è una persona che viaggia molto per lavoro e ha una folta rete di rapporti diplomatici. Ha quindi posto sempre molta attenzione alle regole di distanziamento e al rispetto delle norme anti-Covid sottoponendosi a numerosi controlli. L’ultimo una settimana fa, alla vigilia del viaggio. Ma le analisi avevano dato risultato negativo e così l’uomo ha preso l’aereo senza problemi, convinto di non mettere a rischio le persone che avrebbe incontrato al di là del Mediterraneo.

test tampone coronavirus

Una volta atterrato, però, i controlli delle autorità sanitarie aeroportuali hanno rivelato alcune anomalie: è scattata quindi la procedura anti-Covid con il tampone che ha dato esito positivo.  L’uomo, asintomatico, ha subito contattato il suo medico di base per comunicargli della positività ma anche della partecipazione alla cena di una settimana prima, durante la quale aveva trascorso la serata insieme ad altre persone. Un evento che ha sollevato il panico in  Riviera del Brenta: il timore è che possa essersi acceso un focolaio.

L’Usl ha contattato tutti i partecipanti per tracciare una mappatura dei contatti ed effettuare i tamponi, una cinquantina intanto perché si sono allargati anche al di fuori dei presenti alla cena: l’imprenditore potrebbe aver contratto il Covid-19 proprio in quell’occasione stando a contatto con un’altra persona positiva. Si tratta di un’indagine epidemiologica non semplice anche se la tempestiva comunicazione da parte dell’uomo – che ha appunto contattato il suo medico di base appena il tampone è risultato positivo – dovrebbe aiutare i sanitari a circoscrivere i contatti.

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