Opinioni
Ilaria Boemi e il «viso sfigurato da cinque piercing»
Luca Conforti 11/08/2015
Alessandra Ziniti di Repubblica vince oggi il premio Paola Binetti per il giornalismo contemporaneo per questo articolo pubblicato oggi e dedicato alla morte di Ilaria Boemi, che comincia così: Ilaria domenica sera cercava pasticche di ecstasy. Un paio di birre con gli amici in centro, nei pressi di piazza Duomo, la solita “canna” e poi […]
Alessandra Ziniti di Repubblica vince oggi il premio Paola Binetti per il giornalismo contemporaneo per questo articolo pubblicato oggi e dedicato alla morte di Ilaria Boemi, che comincia così:
Ilaria domenica sera cercava pasticche di ecstasy. Un paio di birre con gli amici in centro, nei pressi di piazza Duomo, la solita “canna” e poi la proposta: «Dai,andiamo a farci una pasticca». Era particolarmente inquieta questa ragazzina di 16 anni con il viso sfigurato da cinque piercing, compreso una perla sulla lingua, il lobo dell’orecchio destro sfondato, i capelli cortissimi rasati alle tempie a darle un aspetto ancor più mascolino così come l’abbigliamento, jeans larghi, maglietta nera e scarpe da tennis.
La descrizione appare piuttosto infelice perché sembra partire da un presupposto “estetico” quanto meno discutibile, e ne trae quello che somiglia molto a un giudizio morale: il lobo dell’orecchio “sfondato” e il viso “sfigurato” sembrano far parte di una connotazione negativa più adatta alle valutazioni dei parroci che a quelle dei giornalisti. Non ci crederete, ma il pezzo non è piaciuto nemmeno su Twitter:
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