Il TAR rigetta il ricorso della LAV: le sperimentazioni con i macachi proseguono

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-06

A darne notizia è stata su Facebook la stessa Lav che da tempo si batte contro il progetto dei due atenei chiamato «Lightup – Turning the cortically blind brain to see» che prevede l’utilizzo di primati per degli studi sui deficit visivi nell’essere umano

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Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha rigettato il ricorso della Lega Anti Vivisezione e la richiesta di sospensiva del progetto di ricerca sui macachi portato avanti dalle Università di Torino e di Parma.

Il TAR rigetta il ricorso della LAV: le sperimentazioni con i macachi proseguono

A darne notizia è stata su Facebook la stessa Lav che da tempo si batte contro il progetto dei due atenei chiamato «Lightup – Turning the cortically blind brain to see» che prevede l’utilizzo di primati per degli studi sui deficit visivi nell’essere umano.

Il TAR del Lazio purtroppo ha rigettato la nostra richiesta di stop all’esperimento sui 6 macachi di Torino a Parma.

Durante l’udienza abbiamo appreso, con nostro grande sconcerto, che oltre al training sulle “sedie di contenzione” – dove gli animali vengono immobilizzati dalla testa ai piedi – ai macachi sono state anche impiantate delle viti nel cranio.

lav macachi esperimenti torino

Noi, ovviamente, continueremo a combattere: depositeremo subito il nostro appello al Consiglio di Stato per ribaltare già nelle prossime settimane questa prima sentenza. E, insieme alle 400 mila persone che hanno firmato la petizione e a quelle che sono scese in piazza con noi in questi mesi, faremo tutto il possibile per salvare i macachi.

È stato invece riconosciuto il diritto dell’associazione di accedere alle relazioni sulla sperimentazione degli animali, finora negate. Marco Tamietto, professore dell’ateneo torinese che dirige il progetto, era stato insultato e minacciato dagli animalisti nei mesi scorsi. Dopo la sentenza ha detto a La Stampa:  «Il nostro progetto è riconosciuto dall’Unione Europea e ha ricevuto l’autorizzazione del ministero. La battaglia della Lav è pure propaganda e questo loro accanimento ha creato solo problemi. Nemmeno dopo le minacce di morte che ho ricevuto la situazione si è calmata e non penso cambierà».

Leggi anche: La lettera con le minacce di morte a Marco Tamietto per l’esperimento sui macachi

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