Il saluto romano falso a Montecitorio e tutti quelli veri

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-09-09

Sembra incredibile ma quando dei neofascisti partecipano ad una manifestazione “contro la dittatura” qualche buontempone (pagato sicuramente da Soros) fa sempre il saluto romano per screditare l’intera categoria. Anche la manifestazione di oggi non ha fatto eccezione, ma i camerati – come al solito – frignano e dicono che è una fake news

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Sono stati fatti dei saluti romani oggi durante la manifestazione indetta da Salvini e Giorgia Meloni per ridare sovranità al Popolo? La risposta è sì, prova ne è questa galleria fotografica pubblicata oggi dal Fatto Quotidiano che ritrae tanti bei neofascisti e nostalgici del Ventennio (perché chi fa il saluto romano questo è) mentre lottano duramente per ripristinare la democrazia in Italia. Non uno, non due ma almeno qualche decina di persone che ha ritenuto opportuno ribadire la loro idea di destra italiana.

I militanti di Forza Nuova che hanno fatto il saluto romano a Montecitorio

I fascisti in piazza c’erano. E questo è un altro dato di fatto. A prescindere che abbiano fatto o meno il saluto romano, e che abbiano coperto i tatuaggi con le svastiche, le celtiche e i motti del Duce erano lì, accanto a normali cittadini. Nessuno nega che in piazza a Montecitorio e nelle strade di Roma ci fossero infatti rappresentati dei due partiti italiani che si richiamano al Fascismo: CasaPound e Forza Nuova. Erano lì con i loro leader e con i loro militanti. Magari alcuni di loro sono riusciti pure ad astenersi da fare il saluto romano, ma non è che se per un paio d’ore ti tieni le mani in tasca o sventoli una bandiera allora improvvisamente ci si dimentica di chi siano davvero.

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Le foto pubblicate dal Fatto e questo tweet di un sovranista che era in piazza e che racconta che il gruppo di Forza Nuova (una trentina di persone) ha fatto il saluto romano dimostrano che più di qualcuno ha fatto il saluto fascista. Significa che in piazza erano tutti neofascisti? Nient’affatto, ma il semplice fatto che queste persone non siano state isolate o allontanate dal corteo e dalla manifestazione è già sufficiente per dire che i fascisti sono assai tollerati dalla piazza di oggi. Quella che vuole insegnare la democrazia al Presidente della Repubbblica. Perché non dimentichiamocelo: se la prendono con i poltronari ma chi è che non ha sciolto le Camere mandando il Paese ad elezioni anticipate?

La foto sbagliata dei saluti romani di Forza Nuova

Il problema è però che mentre le agenzie e i giornali battevano questa notizia di colore (nero) mancavano i supporti fotografici (e le testimonianze). Il deputato PD Davide Faraone ha quindi usato per il suo tweet una foto che ritrae alcuni militanti di Forza Nuova mentre fanno il saluto romano. La foto però è quella sbagliata, perché è stata scattata durante una manifestazione del 2017 di Forza Nuova (tu guarda, gli stessi che c’erano in piazza oggi) contro lo Ius Soli. Il partito invece è quello giusto, perché era in piazza anche oggi.

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La foto quindi è sbagliata ma la notizia è vera. Oggi qualcuno durante la manifestazione “per il Popolo Sovrano” ha fatto il saluto romano. Cambia le cose sapere che neofascisti e fascisti del Terzo Millennio fanno il saluto fascista? Senza dubbio no. Però la notizia è vera.

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Il nostro invito quindi, per amore e rispetto della verità è quello di far circolare solo le foto scattate alla manifestazione di oggi. Quelle che ritraggono coloro che oggi – 9 settembre – hanno fatto il saluto romano. In modo da non dover subire il solito vittimismo dei camerati che se la prendono contro la stampa di regime.

Ed in fondo oggi tutti – ma proprio tutti – gridavano che siamo in una dittatura, che è la fine della democrazia. Qualcuno dovrebbe spiegarci che cosa c’è di così sbagliato, in fondo durante il Ventennio le elezioni vennero sospese a partire dal 1934 (mentre nel 1929 per l’elezione del Parlamento si votò Sì o No alla seguente domanda “Approvate voi la lista dei deputati designati dal Gran Consiglio Nazionale del Fascismo?”) . Il nostro ordinamento costituzionale stabilisce invece che bisogna andare al voto ogni cinque anni, non ogni qual volta un partito vince le elezioni locali o è in testa nei sondaggi.

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