Il rettore che bandisce studentesse e professoresse dall’università di Kabul

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-29

La nuova guida dell’Università di Kabul ha deciso di tenere fuori le donne, per il genere femminile solo lezioni a casa con altre donne

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Nei giorni in cui la Casa Bianca continua a fornire giustificazioni sulla fuga dall’Afghanistan, arrivano notizie sempre più preoccupanti per il popolo di Kabul: il nuovo rettore talebano dell’università di Kabul ha comunicato che alle donne sarà vietato frequentare l’università, sia come docenti che come studenti, «fino a quando non verrà ricreato un ambiente realmente islamico» nel paese.

Una notizia che non stupisce, però fa molto male. Questo sì. Abbiamo seguito con pathos i giorni in cui le inviate italiane raccontavano quello che stava accadendo in Afghanistan, i cambiamenti e i tentativi di rasserenare l’opinione pubblica. Purtroppo è tutto finito e come prevedibile, è stato tutto finto.

Il rettore che bandisce studentesse e professoresse dall’università di Kabul

Gli Stati Uniti ora sarebbero in guerra con i Talebani se Washington avesse mantenuto 2.500 soldati in Afghanistan. Lo ha sottolineato durante un briefing la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, nel tentativo di chiarire un’apparente divergenza tra il presidente Biden ed i suoi generali sulla permanenza di un contingente nel Paese. Un costo economico, ed umano, che gli States forse non si potevano più permettere.

Volevamo, tutti, esportare la civiltà. Dopo vent’anni di occupazione, sono bastati 20 giorni perchè l’Afghanistan tornasse ad essere il paese di fine anni 90. Le donne non possono più lavorare, i talebani hanno infatti vietato alle studentesse delle scuole di andare di persona alle lezioni. Per loro la didattica può essere solo con altre donne ed insegnata da donne.

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