Attualità
Kabul, colpi esplosi sull’hotel della giornalista italiana Cecilia Sala
neXtQuotidiano 07/09/2021
Cecilia Sala giornalista di Will e de Il Foglio è in Afghanistan per testimoniare quello che sta accadendo dopo la riconquista dei talebani
E’ una pia illusione quella che la guerra di Kabul sia volta al termine, a testimoniarlo i video che arrivano dalla capitale afghana della giornalista Cecilia Sala. Lei, cronista impegnata nella sezione esteri con Il Foglio e il portale di informazione Will, da una settimana è atterrata in Afghanistan. Sala ha deciso di realizzare un reportage direttamente dal contingente, aggiornando follower e lettori giorno dopo giorno.
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Nelle ultime ore ha cominciato a circolare un video che ha messo in apprensione tutti coloro i quali ne stanno seguendo il racconto giorno dopo giorno, e che con lei stanno provando a capire davvero quello che sta accadendo.
Kabul, colpi esplosi sull’hotel della giornalista italiana Cecilia Sala. La spiegazione
La cronista ha raccontato di alcuni colpi di arma da fuoco che hanno raggiunto le finestre della sua stanza d’albergo. E’ stata lei stessa Con la voce rotta dalle tensione a spiegare che prima si è nascosta all’interno della sua stanza, solo dopo ha capito che obiettivo delle esplosioni non era la struttura che la stava ricevendo. Nel video ig racconta che le esplosioni erano “avvertimenti” per la manifestazione in corso in quel momento.
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Centinaia di persone, tra cui molte donne, hanno manifestato a Kabul scandendo slogan contro il Pakistan. Questo è quanto nel corso della giornata ha riferito l’emittente afghana Tolo, secondo cui i dimostranti hanno lanciato lo slogan “Pakistan lascia l’Afghanistan”, in riferimento al possibile sostegno dato da Islamabad ai Talebani, che nelle scorse settimane hanno preso il controllo del Paese. Secondo il corrispondente di Sky News Arabia, i Talebani hanno sparato in aria per disperdere la manifestazione.
I Talebani hanno impedito ad alcuni giornalisti di riprendere la manifestazione a Kabul secondo quanto riportato dalla tv locale Tolo, che ha comunicato come i Talebani hanno arrestato un cameramen dell’emittente e confiscato la sua attrezzatura. “Le telecamere dei media vengono sequestrate, ai giornalisti viene chiesto di non filmare e alcuni vengono respinti. I manifestanti continuano a marciare a Kabul sotto la minaccia delle armi. Dov’è la libertà di protestare e la libertà di denunciare?”, ha twittato il direttore di Tolo, Lotfullah Najafizada.