Politica
«Il Partito Democratico del Sud è un verminaio»
Alessandro D'Amato 31/03/2015
L’analisi di Antonio Polito sul Corriere della Sera: « Il Sud è rimasto un grande buco nero della politica italiana»
Dopo l’arresto del sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, Antonio Polito sul Corriere della Sera oggi dice che il renzismo si è fermato ad Eboli, e che il Partito Democratico del Sud Italia è un verminaio in cui è impossibile mettere le mani senza sporcarsi:
Crocetta in Sicilia, Emiliano in Puglia, Oliverio in Calabria, De Luca in Campania: niente di più lontano dalle camicie bianche, l’ e-government e i talk show. E dietro di loro si agita il solito coacervo di potentati locali, neanche correnti si possono chiamare, che non fanno nulla per nulla, piccole aziende il cui core business sono i voti, meglio se con le preferenze. Il Partito democratico nel Sud è spesso un verminaio in cui è impossibile mettere le mani senza sporcarsi: e Renzi non ama sporcarsi. Di conseguenza, hic sunt leones, ognuno si sbrana come può. Si spiega così l’impotenza dimostrata nella vicenda De Luca,quando Roma ha dovuto digerire la sua candidatura prima e la sua vittoria alle primarie dopo.
Non è del resto un caso se nel governo non c’è neanche un ministro meridionale, se la questione meridionale è stata ridotta all’utilizzo dei fondi Ue, se a gestirli c’è un signore di Reggio Emilia, se il Pd che va in televisione parla solo con l’accento toscano, o al massimo lodigiano come Guerini. Il Sud è rimasto un grande buco nero della politica italiana, uno spazio vuoto non più riempito né da una idea né da una classe dirigente dipeso nazionale. Ed è un grande punto interrogativo sul nuovo Partito democratico di Renzi,ancora troppo diverso dal suo elettorato.