Il no di Salvini e Berlusconi al M5S apre a un governo Draghi-bis?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-15

Chissà cosa ne pensa Giorgia Meloni che ieri aveva chiesto, nuovamente, agli alleati di spingere per il voto anticipato

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Come spesso capita, Matteo Salvini sembra aver cambiato nuovamente idea nel giro di pochi giorni. Prima aveva detto che il governo sarebbe potuto andare avanti anche senza l’appoggio del MoVimento 5 Stelle, poi ha vincolato la permanenza della Lega alla sussistenza dell’attuale maggioranza (di governo e parlamentare): “Altrimenti andiamo al voto subito”. Questo prima dello strappo ufficiale di ieri pomeriggio, quando i pentastellati non hanno votato la fiducia al Senato sul dl Aiuti, Mario Draghi ha rassegnato le dimissioni, Sergio Mattarella le ha respinte e il nuovo appuntamento è stato fissato per mercoledì (sia a Montecitorio che a Palazzo Madama) per tirare le somme e verificare l’esistenza di una maggioranza. E dopo tutto questo, all’indomani della crisi di governo, dal vertice tra Salvini e Berlusconi (e con Cesa) è uscita una nuova versione del futuro futuribile: basta con il M5S e avanti con un governo Draghi. Insomma, un bis.

Salvini Berlusconi dicono no a al M5S ma aprono al Draghi-bis

L’esito del colloquio a distanza tra il leader di Forza Italia e quello della Lega è sintetizzato in un comunicato stampa reso pubblico al termine dell’incontro telefonico:

“Lega e Forza Italia prendono atto della grave crisi politica innescata in modo irresponsabile dai Cinquestelle che, come ha sottolineato il presidente Mario Draghi, ‘ha fatto venir meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo’. Non è più possibile contare sul di loro. Noi siamo alternativi a chi non vota miliardi di aiuti alle famiglie, a chi si oppone a un termovalorizzatore fondamentale per ripulire Roma e tutelare così milioni di cittadini, a chi difende gli abusi e gli sprechi  del reddito di cittadinanza, a chi sa dire solo dei No. Ascolteremo con rispetto e attenzione le considerazioni di Draghi, che ha reagito con comprensibile fermezza di fronte a irresponsabilità, ritardi e voti contrari. Il centrodestra di governo continuerà a difendere gli interessi degli italiani con serietà e coerenza, non avendo certamente timore del giudizio degli italiani”.

A differenza dei giorni precedenti alla crisi di governo, dunque, dal tandem Salvini-Berlusconi arriva una chiusura al MoVimento 5 Stelle che, però, apre le porte a un Draghi-bis. Perché, se queste sono le premesse, Forza Italia e (soprattutto) Lega avrebbero avuto un ripensamento sull’ipotesi di un voto anticipato, aprendo uno spiraglio per una conferma di Draghi a Palazzo Chigi (ma solo senza pentastellati). Chissà cosa ne pensa Giorgia Meloni che, invece, ieri è tornata a spingere per il ritorno alle urne, invitando i suoi alleati a fare lo stesso.

(foto IPP /Silvia Loré)

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