Il muro di Trump abbattuto dal vento (messicano)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-30

Tra Calexico, città della California, e Mexicali, in territorio messicano, potenti follate di vento hanno abbattuto pannelli in acciaio alti 9 metri, fatti installare dall’amministrazione Usa per rafforzare la barriera transfrontaliera

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Al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, i venti forti hanno trascinato via una porzione del Muro anti-migranti fatto costruire dal presidente Donald Trump. Tra Calexico, città della California, e Mexicali, in territorio messicano, potenti follate di vento hanno abbattuto pannelli in acciaio alti 9 metri, fatti installare dall’amministrazione Usa per rafforzare la barriera transfrontaliera in modo da bloccare il passaggio di migranti provenienti da Honduras, Guatemala e altri Paesi dell’America latina. Agenti della polizia di frontiera statunitense hanno subito denunciato l’accaduto, sollecitando un intervento urgente sul lato messicano dove i pannelli sono stati prontamente tirati su. Le infrastrutture in acciaio sono una soluzione temporanea durante la costruzione già in corso di questo tratto di Muro.

Il tratto tra Calexico e Mexicali è una piccola parte della barriera tra Stati Uniti e Messico, che sulla carta dovrebbe essere lunga più di 3.000 chilometri. La costruzione di un “bellissimo Muro” è una delle principali promesse elettorali di Trump alle elezioni del 2016 e per attuarla ha anche minacciato di decretare l’emergenza nazionale per ottenere 5,7 miliardi di dollari dai fondi federali. Lo scorso 9 gennaio, ribaltando la sentenza di un tribunale di grado inferiore, la corte d’appello del Quinto Circuito ha dato via libera alla costruzione di una delle piu’ grandi sezioni del Muro, alla frontiera meridionale. Secondo il Washington Post, Trump intende dirottare altri 7,2 miliardi di dollari di fondi del Pentagono per la sua realizzazione al confine col Messico.

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