Il grosso guaio in cui si è cacciato Cameron

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-04-10

Il premier britannico riferirà domani alla Camera dei Comuni sull’evasione fiscale dopo il suo coinvolgimento nello scandalo dei Panama Papers. E’ sospettato di uno stratagemma per evitare di pagare le tasse di successione su 200mila sterline ereditate dalla madre. L’attacco di Corbyn

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Il premier britannico David Cameron riferirà domani alla Camera dei Comuni sull’evasione fiscale dopo il suo coinvolgimento nello scandalo dei Panama Papers. Ne dà notizia Sky News. Da parte delle opposizioni nelle ultime ore erano arrivate richieste affinché Cameron si presentasse in Parlamento prima del Question Time di mercoledì per rispondere a domande sulle sue finanze alla luce delle recenti rivelazioni.

Il grosso guaio in cui si è cacciato Cameron

Il premier ha mantenuto la promessa e ha reso pubbliche le sue dichiarazioni dei redditi, dopo gli ultimi sviluppi dello scandalo Panama Papers. Cameron, secondo quanto risulta dalla dichiarazione 2014-15, ha pagato tasse per circa 76.000 sterline, su un imponibile di oltre 200.000. Si evince inoltre che il premier ha guadagnato 46.899 sterline dall’affitto sulla casa di famiglia a Londra. Dai documenti emergono 300.000 sterline (già dichiarate) ereditate dopo la morte, nel 2010, del padre Ian, titolare di un fondo offshore denunciato dai Panama Papers. Ma anche altre due tranche da 100.000 sterline dategli dalla madre nel 2011 per riequilibrare i conti con gli altri fratelli. I documenti sono stati pubblicati da diversi media britannici, uno dei quali, il Times, ha però ipotizzato che le 200.000 sterline possano nascondere una quota ulteriore della eredita’ paterna, sulla quale potrebbe non essere stata pagata la tassa di successione. Intanto il premier ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro per indagare sui file fuoriusciti dallo studio Mossack Fonseca, composto da agenti del fisdco e da membri dell’Agenzia nazionale del crimine. Dai documenti resi noti dal premier emerge che le entrate di Cameron come premier ammontano a 140.522 sterline (172.842 euro). Ci sono poi 9.834 sterline (12.095 euro) ricevute dal Partito e 3.052 sterline (3.753 euro) di interessi del conto bancario. Sono invece 19.000 (23.370 euro) le sterline incassate dalla vendita delle azioni del fondo del padre Blairmore Holdings, sulle quali sono stat regolarmente pagate le tasse.  Ma proprio sulla base dei dati resi noti – mossa senza precedenti per un capo dell’esecutivo britannico – Cameron ora viene sospettato di uno stratagemma per evitare di pagare le tasse di successione su 200mila sterline ereditate dalla madre e poi versate al figlio. Se la donna, che ha 82 anni, vive ancora altri due anni, il premier eviterà le tasse di successione, che potrebbero arrivare al 40% di questa cifra, spiega The Telegraph. La mossa è comune in caso di eredità da uno dei genitori, con l’altro in vita, ma per un capo di governo sotto i riflettori proprio per questioni fiscali può diventare imbarazzante. Una fonte di Downgin Street, consultata sulla questione, ha detto di ritenere che il versamento della signora Marty al figlio David sia stato motivato piuttosto dalla volontà di aiutarlo economicamente e non per aggirare il sistema di tassazione.

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La rete di società di Mossack Fonseca trapelata dai Panama Papers (Corriere della Sera, 8 aprile 2016)

Jeremy Corbyn all’attacco

Ma per il leader dell’opposizione laburista non basta e il capo del governo deve diffondere la versione integrale dei documenti fiscali e rispondere in parlamento sull’intera vicenda emersa dai Panama Papers. “Voglio vedere i documenti” , ha detto Jeremy Corbyn intervistato dalla Bbc, “non abbiamo ancora visto i dati fiscali in forma completa, quindi non possiamo valutare. Abbiamo visto solo un riassunto” Corbyn vuole che il premier si presenti in parlamento e risponda all’Autority che verifica le spese e le finanze dei parlamentari, la Independent Parliamentary Standards Authority (Ipsa). “Ci sono domande a cui deve rispondere, penso che sia una vicenda da trattare in parlamento e che la Parliamentary Standards debba fargli domande”, ha aggiunto il leader Labour. Secondo il leader laburista, il premier deve rispondere a queste domande di fronte al Parlamento e alla Independent Parliamentary Standards Authority (Ipsa), organismo indipendente che controlla spese e finanze dei parlamentari di sua maestà. Corbyn ha chiesto anche che venga fatta piena luce sulla ‘donazione’ da 200.000 sterline che Cameron ha ricevuto dalla madre nel 2011, dopo la morte nel 2010 del padre Ian, titolare di un fondo offshore denunciato dai Panama Papers. Dopo lo scandalo, per il segretario laburista è necessario rivedere l’intero sistema dei paradisi fiscali nei territori d’oltremare britannici. Lo stesso Corbyn si è detto pronto, “molto presto”, a pubblicare le sue dichiarazioni dei redditi, e propone che lo facciano molte più persone che ricoprono incarichi pubblici.

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Le manifestazioni di protesta contro Cameron

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