«Il governo tedesco sapeva delle truffe di Volkswagen»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-09-22

Un documento citato da Die Welt dimostra che l’esecutivo della Merkel sapeva della storia del software per abbattere il conto delle emissioni inquinanti. E anche Bruxelles…

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“Il governo tedesco sapeva delle truffe sull’antismog”. È quello che scrive Die Welt, nella edizione on line, a proposito dello scandalo che sta investendo Volkswagen. “La tecnica della manipolazione dei motori è nota da tempo a Berlino e Bruxelles – si legge -. Lo dimostra un documento del ministero dei Trasporti”. Il giornale cita una risposta a un’interrogazione dei Verdi in materia, che risale al 28 luglio scorso. Al ministero dei trasporti – scrive il Die Welt – era chiara l’esistenza della ‘tecnica di spegnimento’, cioè in gergo tecnico il riconoscimento del test, come è stato scoperto negli Usa sui veicoli Volkswagen che, secondo quanto riconosciuto dallo stesso costruttore, è stato installato in 11 milioni di veicoli”. Inoltre, nella risposta del ministero si trova la seguente affermazione: “Il governo federale sostiene lo sviluppo di una normativa europea che abbia come obiettivo principale quello di ridurre ulteriormente le reali emissioni dei veicoli”.
 

«Il governo tedesco sapeva delle truffe di Volkswagen»

l governo francese ha deciso di lanciare “un’inchiesta approfondita” sullo scandalo delle emissioni inquinanti truccate su alcuni modelli di automobili diesel Volkswagen negli Stati Uniti. Lo riferisce in una nota il ministro dell’Ambiente, Segolène Royal, che spiega di aver contattato le autorità americane “per ottenere tutte le informazione pertinenti” sulla vicenda. “Ho anche chiesto ai costruttori nazionali di verificare che tali atti non avvengano in Francia”, ha aggiunto.  La casa automobilistica tedesca – venerdì scorso accusata dal governo americano di avere deliberatamente manipolato quasi mezzo milione di vetture vendute nel 2008 per raggirare leggi americane sulle emissioni inquinanti – ha chiesto personalmente scusa per “avere violato la fiducia dei nostri consumatori e del pubblico”. Lo ha detto l’amministratore delegato Martin Winterkorn in un comunicato diffuso ieri, in cui ha spiegato che il gruppo sta collaborando con le autorita’. Volkswagen – il piu’ grande gruppo nel settore auto europeo per vendite – ha inoltre commissionato un’indagine esterna. Oggi il titolo dell’azienda a Francoforte e’ precipitato di quasi il 19%, un tonfo giornaliero record, arrivando a 132,2 euro (minimi di oltre tre anni). Sono andati in fumo oltre 15 miliardi di euro di capitalizzazione, quasi quanto la multa massima che l’Agenzia per la protezione ambientale (l’ente che ha accusato Volkswagen) puo’ comminare. L’azienda rischia una pena pecuniaria pari a 37.500 dollari per vettura, oltre 18 miliardi. Nel frattempo non è ancora chiaro il destino dell’AD: alcune fonti del board dicono che Winterkorn ha perso la fiducia degli azionisti, mentre altri dicono che venerdì 25 settembre il consiglio di sorveglianza di Vw dovrebbe confermare l’estensione del suo contratto fino a fine 2018.

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Cosa ha fatto Volkswagen ai motori in USA (Il Messaggero, 22 settembre 2015)

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