L’imbarazzante autocelebrazione di Berlusconi sul suo “Giornale” per lanciare la corsa al Quirinale 

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-13

Il Giornale fa la haka per Silvio Berlusconi “persona buona e generosa”. Ma dimentica qualche piccolo dettaglio

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Ufficialmente è ancora quello di Silvio Berlusconi il nome del candidato per il centrodestra per la corsa al Quirinale, almeno a sentire le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini: “Centrodestra compatto e convinto nel sostegno a Berlusconi, non si accettano veti ideologici da parte della sinistra. Spero che nessun segretario e nessun partito si sottraggano al confronto ed alla responsabilità”. Secondo i retroscena rilanciati oggi ad esempio da Repubblica in realtà le cose sono un tantinello più complicate: “Lo si intuisce dall’affiorare ufficiale di perplessità, di costanti richiami a progetti alternativi: «Se Berlusconi ci convince, avrà il sostegno leale e ufficiale di Fratelli d’Italia — dice La Russa — Ma se così non sarà, servirà un piano di riserva e non vorremmo che a quel punto qualcuno si sfilasse», riporta il quotidiano, aggiungendo anche le parole del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari “Dobbiamo capire se Berlusconi è davvero in campo. Dobbiamo però prepararci un piano B, trovare un’altra figura di centrodestra che sia condivisibile anche dal centrosinistra”. Come spiega Repubblica però l’ex Cavaliere non ha nessuna intenzione di mollare e di cedere il passo a un eventuale altro candidato.

L’imbarazzante autocelebrazione di Berlusconi sul suo “Giornale” per lanciare la corsa al Quirinale

Che le cose stiano così lo testimonia anche un annuncio a tutta pagina pubblicato oggi proprio da Il Giornale, proprietà guarda caso di Paolo Berlusconi, fratello di Silvio. Una cosetta di famiglia insomma:

berlusconi il giornale

L’appello per lanciarlo verso il Colle non poteva essere più spinto di così:

Una persona buona e generosa.
Il padre di cinque figli e nonno di quindici nipoti.
Un amico di tutti, nemico di nessuno.
Tra i primi contribuenti italiani.
Tra i primi imprenditori italiani per la creazione di posti di lavoro.
Il più giovane imprenditore italiano nominato Cavaliere del Lavoro.
Un self-made man, un esempio per tutti gli italiani.
L’inventore e costruttore delle città “sicure” con tre circuiti stradali differenziati.
Il primo editore d’Italia e il più liberale.
Il fondatore della TV commerciale in Europa.
Il fondatore con Ennio Doris della “Banca del futuro”.
Il Presidente di Club che ha vinto di più nella storia del calcio mondiale.
Parlamentare europeo in carica.
Il fondatore del centro-destra liberale, cristiano, europeista e garantista.
Il più votato parlamentare italiano con più di 200 milioni di voti.
Il Presidente del Consiglio che ha governato più a lungo nella storia della Repubblica.
L’ultimo Presidente del Consiglio eletto democraticamente dagli italiani (2008).
Il Presidente del Consiglio che in solo sei mesi ha ridato una casa ai terremotati dell’Aquila (2009).
Il Presidente del Consiglio che mise fine alla guerra fredda realizzando l’accordo
di Pratica di Mare tra George Bush e Vladimir Putin (anno 2002).
Il leader occidentale più apprezzato e più applaudito (8 minuti) nella storia del Congresso Americano.
L’italiano più competente nella politica internazionale, ascoltato e apprezzato, autorevole e umano,
capace di intessere e coltivare le amicizie personali più profonde con i più importanti leaders mondiali.
E soprattutto l’eroe della libertà che, con grande sprezzo del pericolo,
è sceso in campo nel ‘94 per evitare a tutti noi un regime autoritario e illiberale.

Un vero peccato che in mezzo a tante virtù però Il Giornale abbia dimenticato qualche piccolo dettaglio. Come la storia giudiziaria di Berlusconi ad esempio: 36 processi, quattro dei quali sono ancora in corso. Una sentenza di condanna, nel processo Mediaset, definitiva nel 2013, per frode fiscale. Ma bisogna anche ricordare che per B. ben 8 procedimenti sono stati prescritti, per 2 è arrivata l’amnistia, 10 sono stati archiviati e solo per 11 c’è stata l’assoluzione finale. Insomma “Chi come lui?”

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