Il gestore del locale che fa lavorare i dipendenti con il green pass al collo | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-10

Una decisione dura quella di mantenere il green pass in evidenza ma è giusto che chi prende una posizione lo mostri pubblicamente

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Tra pro e contro Green pass il dibattito è in continuo fermento. I primi giorni di applicazione della norma sono stati molto confusionari, tra ristoratori reticenti e utenti non troppo educati la lotta al covid vive un passaggio di assestamento.

SEMPRE PEGGIO: IL PASS APPESO AL COLLO  In questo locale di Milano, il titolare dice nel video che, oltre ad avere costretto i dipendenti a vaccinarsi, richiede che portino appeso al collo il green pass. #NoPass”. Così un ristoratore commenta un servizio del telegiornale in cui un collega, semplicemente, rispetta le regole. 

Il gestore del locale che fa lavorare i dipendenti con il green pass al collo. Gesto estremo e necessario

Qualcuno ci potrebbe leggere anche degli eccessi nel gesto del ristoratore che “costringe” i suoi dipendenti ad indossare il green pass. Però è necessario specificare che di questi tempi è giusto che si prenda una posizione, e non bisogna vergognarsene. Fosse solo perchè gli altri, quelli del no vax e no green pass appaiono tutto meno che imbarazzati.

Il tema è ormai al centro del dibattito, come giusto che sia. Tante le attività che in questi giorni si sono messe al passo con le regole e che, nonostante tutto, lottano con l’incuria. Sono tante le immagini che arrivano da tutta Italia, ed è importante  che la politica si riconcili con le persone per dare delle certezze.

“La sicurezza sui luoghi di lavoro è un dovere inderogabile che i sindacati hanno sempre e giustamente preteso dai titolari delle imprese.” Lo afferma in una nota il presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. “Ora ci aspetteremmo quindi pronunciamenti chiari sulla richiesta di rafforzare i protocolli aziendali per inserire il Green Pass obbligatorio nel rispetto di chi responsabilmente lo ha già ottenuto e soprattutto di chi non può vaccinarsi a causa delle sue fragilità. Le interviste dei segretari di Cgil e Uil vanno purtroppo nella direzione opposta, ed è una posizione francamente incomprensibile”.

 

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