Il Coni stava per dare un premio a uno dei condannati per la morte di Martina Rossi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-08

Nell’elenco dei riconoscimenti c’era anche Alessandro Albertoni. Poi le polemiche, il premio ritirato e la cerimonia cancellata

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Martina Rossi aveva 20 anni. Era una studentessa genovese e si trovava in vacanza con delle amiche a Palma de Maiorca, fino a quella notte del 3 agosto del 2011, quando morì cadendo dal sesto piano dell’albergo in cui alloggiava. Morta in conseguenza di altro reato, come indicato dai giudici nella condanna nei confronti di due uomini (il 28enne Alessandro Albertoni e il 29enne Luca Vanneschi, entrambi originari di Arezzo). Ma nei giorni scorsi, il Coni ha pubblicato un elenco di nomi di personaggi che dovevano essere premiati per i propri “meriti sportivi” e nella lista dei riconoscimenti c’era anche quello di uno dei due condannati per la morte della giovane.

Martina Rossi e il Coni che voleva premiare il condannato per la sua morte

Ovviamente tutto ciò ha provocato immediata indignazione da parte di tutti, partendo proprio dalla famiglia di Martina Rossi. Perché il Coni, nella sua sezione di Arezzo, aveva intenzione di consegnare un riconoscimento ufficiale ad Alessandro Albertoni. Proprio uno dei due condannati, nell’aprile dello scorso anno, a 3 anni di carcere (sentenza giudicata troppo lieve dalla famiglia della vittima che hanno presentato ricorso in Cassazione). I due, secondo i giudici del processo bis, hanno causato la morte della 20enne che sarebbe caduta dal sesto piano dell’albergo di Palma de Maiorca per fuggire a un tentativo di stupro.

“La cosa ha stupito Bruno e Franca i genitori di Martina. Peraltro Albertoni ha una pena ancora interamente da espiare e nessun segno di ravvedimento in ben 11 anni”.

Queste le parole del legale della famiglia di Martina Rossi. Perché Albertoni ha una pena che ancora non ha iniziato a scontare. Ma il Coni, in quella lista redatta con approssimazione, non ha tenuto conto di tutto ciò. Ovviamente, però, si è sollevato il polverone. Dopo le critiche, il Comitato Olimpico ha deciso di ritirare quel riconoscimento. E c’è di più: ha anche annullato la cerimonia di consegna di tutti gli altri premi.

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