Il condono salva abusi per le zone terremotate

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-29

In attesa di quello fiscale, il capogruppo M5S propone e il parlamento approva un condonino per gli abusi prima del disastro

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Sergio Rizzo su Repubblica oggi racconta l’emendamento presentato in extremis al decreto terremoto dal relatore, il capogruppo dei 5 stelle in Senato Stefano Patuanelli. Ovvero, un condonino per gli abusi compiuti prima del disastro.

L’emendamento consente al proprietario dell’immobile («pur se diverso dal responsabile dell’abuso», precisa il testo) di chiedere contestualmente al contributo pubblico per la ricostruzione della propria abitazione anche la sanatoria per gli interventi abusivi. Naturalmente di minore entità, considerando tali quelli che non superano il 5 per cento della superficie, dell’altezza o della cubatura. Praticamente, un quarto del piano casa varato dall’ultimo governo di Silvio Berlusconi. La sanatoria riguarda anche i piccoli abusi commessi nelle aree con vincolo paesaggistico, dove però la misura degli eccessi tollerati si ferma al 2 per cento.

Concessioni perfino troppo limitate per Forza Italia, l’unica forza politica che ieri ha votato contro il provvedimento proprio con questa motivazione. Senza contestare, ovviamente, la giustificazione di fondo dell’emendamento grillino. Ovvero, quella di «accelerare la ricostruzione degli edifici privati» pure in presenza di «lievi difformità edilizie»: che sono diffusissime nei paesi dell’Appennino massacrati dal sisma. Così diffuse che senza una sanatoria molti proprietari non avrebbero mai potuto ottenere i contributi. Adesso invece non avranno più problemi.

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Quindi ci saranno solo multe per chi ha costruito abusivamente anche molto tempo prima di un sisma:

E per il modo oscuro e contraddittorio con cui è formulato l’emendamento non è neppure chiaro se chi si è fatto la stanza in più, ha ampliato il garage o ha chiuso una veranda, aumentando illecitamente prima del terremoto la superficie e la cubatura, potrà condonare e avere i soldi pubblici persino senza pagare la prevista multa compresa fra 516 e 5.164 euro. Che invece di sicuro, pensate un po’, toccherà a chi ha aperto una finestra dove non poteva

Leggi sull’argomento: I parlamentari M5S arrabbiati per i soldi al M5S

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