Il Cardinale Zuppi in processione con russi e ucraini: il primo atto del nuovo Presidente della Cei | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-30

In occasione della processione della Madonna di San Luca a Bologna, il vescovo ha marciato al fianco dei rappresentanti dei fedeli russi e ucraini

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Ha voluto al suo fianco i rappresentati religiosi della comunità ortodossa vicina ai russi e ai fedeli ucraini. Ha voluto rilanciare un appello affinché si arrivi al cessate il fuoco in Ucraina e ci si rimetta al tavolo per trovare la pace dopo la guerra iniziata all’alba del 24 febbraio con l’invasione voluta dal Cremlino e la morte di migliaia di civili innocenti. Così il cardinale Matteo Maria Zuppi, Vescovo di Bologna, ha voluto compiere il suo primo atto anche nelle vesti di nuovo Presidente della CEI dopo la sua nomina – direttamente dalle mani di Papa Francesco – della scorsa settimana.

Cardinale Zuppi e la processione con russi e ucraini a Bologna

Il tutto è avvenuto in occasione della processione della Madonna di San Luca a Bologna, dove il cardinale Zuppi ha voluto marciare in compagnia dell’Esarca Apostolico vicino ai fedeli ucraini e al rappresentante dei fedeli ortodossi moldavi in Italia Ambrozie. L’iniziativa è molto più che simbolica e vuole lanciare un chiaro messaggio all’Italia e al mondo intero: la processione della Madonna di San Luca, infatti, è molto cara a tutti i cittadini e ai fedeli bolognesi.

E proprio a margine di quella processione, il neo-eletto Presidente della Conferenza Episcopale italiana ha voluto ribadire concetti già espressi poche settimane dopo l’inizio della guerra, sottolineando come si debbano trovare soluzioni per salvare vite umane messe a rischio dai continui attacchi:

“Un simbolo voluto, come è stato quando siamo saliti insieme a San Luca due settimane dopo l’inizio della guerra portando con noi la preghiera di intercessione alla Madonna per tutte le guerre, in particolare per questa guerra in Ucraina che ci coinvolge direttamente. Il grido rimane lo stesso: fermare le armi e aprire il più possibile gli spazi umanitari, come per esempio il porto di Odessa e qualunque altro spazio umanitario che mitighi la ferocia della guerra. L’urgenza principale è evitare la crisi alimentare che colpisce i più deboli e affama le nazioni più povere”.

E c’è stato spazio anche per una riflessione sulla possibile (al momento sospesa) iniziativa che vedrebbe coinvolto il leader della Lega Matteo Salvini che, collaborando con Antonio Capuano (il suo nuovo consigliere che sembra essere sconosciuto anche ai vertici del suo partito), sarebbe pronto a partire in direzione Mosca:

“Credo che il più possibile bisogna accordarsi nelle iniziative, perché altrimenti rischiano di essere retoriche, di essere fatte solo per far vedere che si fa qualcosa, cosa che non è molto intelligente. L’unione di tanti sforzi, soprattutto a livello europeo e non solo, credo che sia l’indicazione indispensabile”.

Un primo atto da Presidente della CEI che conferma l’impegno del Cardinale Zuppi che fin dall’inizio della guerra ha rilanciato appelli alla pace. Iniziative per coinvolgere i fedeli nelle riflessioni su quanto sta accadendo in Ucraina e non solo. Con quell’immagine simbolica di tre rappresentanti – per la Chiesa cattolica italiana, per gli ortodossi russi e per gli ucraini – uniti nel parlare di “cessate il fuoco”.

(foto e video: da Tg3)

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