Opinioni
Ignazio Marino in vacanza ai Caraibi
Luca Conforti 26/08/2015
Mentre Roma brucia di polemiche, Ignazio Marino è in vacanza tra i Caraibi e gli Stati Uniti. La questione non è sfuggita a chi nel Partito Democratico fa la guerra al sindaco, mentre lui ha promesso un libro di memorie entro l’anno che racconterà come è stata l’esperienza di governo della Capitale nei suoi anni. […]
Mentre Roma brucia di polemiche, Ignazio Marino è in vacanza tra i Caraibi e gli Stati Uniti. La questione non è sfuggita a chi nel Partito Democratico fa la guerra al sindaco, mentre lui ha promesso un libro di memorie entro l’anno che racconterà come è stata l’esperienza di governo della Capitale nei suoi anni. Intanto il Tempo pubblica queste fotografie che immortalano le immersioni del primo cittadino, anche se non specifica se sono state scattate in questi giorni o prima.
Giovedì il Consiglio dei ministri varerà le misure a favore del Campidoglio per il Giubileo che inizierà l’8 dicembre e ascolterà la relazione del ministro dell’Interno Angelino Alfano su Mafia Capitale. Si va verso un Comune sotto tutela sia per quanto riguarda l’organizzazione degli eventi dell’Anno Santo che per il governo della città davanti al rischio di infiltrazioni mafiose. Eppure a dominare le polemiche politiche e il dibattito sui social network è la villeggiatura del sindaco ai Caraibi, che come già annunciato e ribadito non si interromperà prima della fine del mese. A firmare le delibere di Giunta nel giorno del Consiglio dei ministri sarà il neo vice sindaco Marco Causi, parlamentare Pd e in passato assessore nella giunta Veltroni. Il quale si dice “offeso dalle polemiche” sul sindaco e rifiuta l’idea del ‘commissariamento’. Oggi Causi ha visto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti a Palazzo Chigi: si è parlato di un nuovo piano accelerato per le opere necessarie al Giubileo da approvare nel consiglio dei ministri di giovedì. “Non mi sento commissariato, ma aiutato”, ha detto Causi. Per quanto riguarda l’influenza delle organizzazioni criminali sulle passate e l’attuale amministrazione, come assodato da tempo a seguito del dossier del prefetto Franco Gabrielli, non ci sarà alcun commissariamento della capitale d’Italia. Alfano dovrebbe proporre lo scioglimento del Municipio di Ostia, litorale di Roma, il più infiltrato dalle mafie. Inoltre la rimozione di alcuni dirigenti dei dipartimenti più caldi – ambiente, politiche sociali, casa -, anche se resta da sciogliere il nodo della validità giuridica degli atti da loro firmati. Infine un nuovo sistema di controllo degli appalti con un ruolo forte per la prefettura. Il prefetto Gabrielli entrerà anche nella partita per il Giubileo. Si fa strada l’ipotesi di un provvedimento ad hoc per conferirgli il compito di supervisore dell’evento; al capo dell’Authority anticorruzione, Raffaele Cantone, dovrebbe andare un ruolo di controllo sugli appalti legati all’Anno Santo.