Politica
Ignazio Corrao e gli stipendi del MoVimento 5 Stelle in Europa
neXtQuotidiano 26/09/2014
I parlamentari grillini alle prese con la calcolatrice e con Grillo
Ignazio Corrao è l’europarlamentare del MoVimento 5 Stelle al centro della polemica sugli stipendi a Strasburgo. All’agenzia di stampa AdnKronos ha detto ieri che «nessuno si sta arricchendo»: «Se tolgo tutte le spese che sostengo qui, tra Bruxelles e Strasburgo, mi ritrovo meno di quanto guadagnavo in Italia. Certo non mi lamento, ma non ci sto a passare per privilegiato». A differenza di Podemos, dice, «noi non abbiamo voluto dar vita a fondazioni o costituirci in un partito politico, rinunciando così ai finanziamenti che l’Ue ci avrebbe dato, 3 milioni di euro». La dichiarazione è rimbalzata su tutti i giornali tra ieri e oggi, provocando alla fine la reazione di Grillo e Casaleggio che hanno imposto la decisione agli eurogrillini:
D’ora in poi i parlamentari europei del Movimento 5 stelle si impegnano a devolvere 1000 euro delle loro indennità personali «al sostegno di iniziative e servizi che facilitino il rapporto di cittadini e piccole imprese con l’Unione Europea». Insomma, si tagliano lo stipendio, che finora avevano deciso di tenersi per intero. Mentre ancora nulla si sa degli altri 1000 euro che per regolamento dovrebbero devolvere alla struttura di comunicazione, ma che continuano a non dare per “motivi tecnici” (Annalisa Cuzzocrea, Repubblica, 26 settembre 2014)
Ieri Corrao ha rilasciato un’intervista ad AdnKronos poi ripresa dal Giornale. E sulla sua pagina facebook ha cominciato a promettere querele su querele ai giornalisti:
Ovviamente l’uscita ha scatenato le solite polemiche:
Alle quali ha risposto lo stesso Corrao:
ti dicono quanto prendiamo (sparando cifre a cazzo e mettendo dentro compensi di collaboratori o cose varie) ma non ti dicono che ti devi pagare vitto e alloggio su 3 sedi, che se vuoi lavorare bene praticamente vivi in albergo con una valigia in mano e puoi mangiare solo a ristorante perchè non avrai mai il tempo di cucinare o fare la spesa (e vitto e alloggio a strasburgo e Bruxelles costano abbastanza, poi se hai figli vai in palazzo di spese per tate e cose varie), non ti dicono che la diaria si prende solo quando c’è attività ufficiale (ad agosto è stata ad esempio 0 euro, ma le ingenti spese di vitto e alloggio le avevamo e le abbiamo pagate cmq), non ti dicono che le spese di funzionamento servono solo ed esclusivamente per segreteria/cancelleria e vanno rendicontate (se gli altri partiti non l’hanno fatto finora sono affari loro, noi saremo naturalmente diligenti) e non ti dicono che noi abbiamo rinunciato a una buona quota del budget collaboratori (circa 1/4) e restituiremo circa 1/5 della nostra indennità, che così sarà di 5000 € circa ed infine non ti dicono che noi non ci siamo costituiti in fondazione o partito politico europeo (rinunciando a qualcosa come 3 milioni di euro, c’è qualcun altro che l’ha fatto ?)
Senza però trovare pace (anche se per fortuna c’è sempre lagggente che arriva in soccorso al momento giusto):
E la discussione è ovviamente degenerata:
Corrao intanto ha minacciato di querelare il Giornale in un altro post. Intanto però sono volate urla, ieri mattina, in una riunione improvvisata negli uffici di Bruxelles del Movimento, visto che la decisione è stata presa dallo staff senza che i portavoce ne sapessero nulla.