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I tre senatori pronti a lasciare il M5S per la Lega (smentiti dal Carroccio)
neXtQuotidiano 11/12/2019
Stefano Lucidi, Ugo Grassi e Francesco Urraro erano presenti in Aula, ma non hanno votato la fiducia al dl terremoto. Per questo al Senato, in queste ore, si rincorrono rumors di un addio imminente e di un passaggio alle file della Lega
Tre senatori del MoVimento 5 Stelle sarebbero pronti a lasciare il gruppo dei grillini per passare alla Lega secondo i lanci di alcune agenzie di stampa. L’AdnKronos racconta che Stefano Lucidi, Ugo Grassi e Francesco Urraro erano presenti in Aula, ma non hanno votato la fiducia al dl terremoto. Per questo al Senato, in queste ore, si rincorrono rumors di un addio imminente e di un passaggio alle file della Lega, mentre qualcuno non esclude che nell’emiciclo di Palazzo Madama – dove a breve arriverà il premier Giuseppe Conte per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo al via da domani – possa esserci anche qualche gesto plateale, a danno del M5S e a tutto vantaggio del Carroccio. Da parte leghista però si frena e non si attende alcun imminente arrivo di esponenti pentastellati nel gruppo Lega. Non si esclude, tuttavia, che le fuoriuscite 5 stelle possano esserci a breve ma per confluire inizialmente – almeno per un periodo di ‘decantazione’ – nel gruppo misto.
I tre senatori pronti a lasciare il M5S per la Lega
In ogni caso secondo il regolamento votato dai senatori e dai deputati gli eletti grillini che non votano la fiducia al governo espressione del M5S dovrebbero essere espulsi. Questo però non è accaduto già in almeno un’occasione durante questa legislatura: quando gli eletti Gianluigi Bombatomica Paragone e Lello Ciampolillo non votarono la fiducia al governo Conte Bis. L’agenzia di stampa DIRE scrive che i tre senatori M5s sono pronti a votare contro la risoluzione di maggioranza sul MES e che potrebbero poi passare nel gruppo della Lega. Sempre sul voto sull’Europa, anche i senatori Gianluigi Paragone ed Elio Lannutti potrebbero non votare il testo preparato da M5S, PD e IV a sostegno del governo.
Ci sarebbero quindi altri due senatori M5S in bilico, pronti a lasciare già nelle prossime ore il MoVimento. Segnali forti di malessere dentro il Movimento arrivano anche dalla Camera, dove in 14 non hanno votato la risoluzione di maggioranza sul Mes. Le assenze dei pentastellati sono state compensate dai 20 deputati di Forza Italia che non hanno votato. Secondo l’AdnKronos a non votare sono stati Enrico Baroni, Emilio Carelli, Luciano Cillis, Gianfranco Di Sarno, Alessandra Ermellino, Francesco Forniciti, Stefania Mammì, Michele Nitti, Cosimo Pignatone, Eugenio Saitta, Simona Suriano, Patrizia Terzoni, Raffaele Trano, Andrea Vallascas, ma nell’elenco non si fa alcuna distinzione tra assenti, assenti giustificati, in missione e così via. In ogni caso nessuno voto contrario sulla risoluzione di maggioranza nel gruppo M5S. E i riflettori, al Senato, dove il premier Conte interviene sempre sul Mes, sono puntati sui banchi dei 5 stelle, per verificare se i malumori saranno maggiori rispetto ai 3-5 senatori considerati in bilico.
Alla vigilia del voto in Senato per il Conte BIS la maggioranza su cui contavano i partiti arrivava a 166 voti. Visto che anche allora Paragone era contato tra gli assenti, oggi il governo conterebbe su una maggioranza molto risicata (aumentata però anche dal passaggio di un’esponente di Forza Italia a Italia Viva). Non tanto nel voto di oggi ma nelle prossime puntate di una legislatura che si preannuncia sempre più impegnativa.
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