Attualità
I tipi di tampone usati in Italia
neXtQuotidiano 07/10/2020
Che differenza c’è tra test salivare e tampone rapido? Quali sono i tipi di test del tampone usati in Italia? Dove vengono usati i vari test e quali sono più efficaci
Che differenza c’è tra test salivare e tampone rapido? Quali sono i tipi di test del tampone usati in Italia? Sulla Stampa viene spiegato dove vengono usati i vari test e quali sono più efficaci:
Ci sono i tamponi Rt-Pcr, indicati dall’Oms, quelli comunemente più utilizzati, detti Gold standard perché ritenuti i più efficaci, anche se il grado di affidabilità è discutibile. Accertano attraverso il rilevamento dell’Rna se il virus è presente in quel momento nell’organismo, ma non se lo sia stato in passato. Cosa possibile solo con i test sierologici, che prevedono un prelievo di sangue. Poi ci sono quelli veloci che rilevano le proteine del virus e danno il risultato in 20 minuti e infine quelli salivari, poco invasivi, che si dividono in due parti, uno dall’esito immediato ma per niente affidabile e uno che va processato in laboratorio. Quest’ultimo è stato adottato, per ora in via sperimentale, in Veneto, Friuli, Liguria e Lazio, per effettuare rilevamenti sui bambini con la raccolta di saliva
Carlo Perno, direttore di Microbiologia all’ospedale Bambin Gesù di Roma spiega qual è la diversa efficacia dei tre tipi di test: «Il tampone nasofaringeo è lo stesso sia nella versione normale che in quella veloce, ma la prima analisi richiede almeno un’ora mentre la seconda 15 minuti. Ovviamente nel primo caso la risposta, se il complicato prelievo è avvenuto correttamente, è superiore al 90 per cento di affidabilità, mentre nel secondo scende, soprattutto in caso di carica virale bassa, anche sotto al 50 per cento. Esiste poi il tampone salivare, anche questo nella versione molecolare o antigenica. Il prelievo è più facile, l’ideale per esempio nei drive in».