Attualità
I seguaci di Scientology accusati di aver violato la quarantena a Firenze
neXtQuotidiano 25/03/2020
Secondo i vigili hanno violato le norme sulla quarantena. Ora la procura dovrà decidere se procedere.
La storia la racconta oggi il Corriere Fiorentino: la polizia municipale ha beccato qualche persona a passeggio sul marciapiedi in via Pistoiese e ha cominciato a pedinarli. E alla fine li hanno seguiti trovandosi di fronte a un indirizzo di via di Novoli, che ospita anche la Chiesa di Scientology.
I seguaci di Scientology denunciati per aver violato la quarantena
A quel punto, racconta il quotidiano, i vigili hanno suonato il campanello e sono entrati all’interno della struttura, dove hanno trovato alcune persone che — a detta della polizia municipale—lì dentro proprio non potevano e non dovevano neanche starci, data l’emergenza Coronavirus. Ecco perché alla fine degli accertamenti sono state denunciate sei persone — due delle quali risulterebbero addirittura provenienti da Perugia — per inosservanza al provvedimento disposto dal premier Giuseppe Conte.
«Come chiesa facciamo supporto spirituale», avrebbero spiegato alcune delle sei persone poi identificate dalla polizia municipale facendo riferimento alla possibilità di culto che non era espressamente vietata nel primo decreto dell’8 marzo scorso. Alcuni di loro — ha sempre appurato la polizia municipale —sarebbero arrivati dai comuni limitrofi. Il testo del decreto dell’8 marzo (articolo 2, lettera V) sospende le celebrazioni liturgiche e ogni altra funzione religiosa.
Anche le cerimonie funebri sono sospese. La materia rimane complessa perché — nei giorni scorsi — per alcune ore le chiese cattoliche sono state aperte al pubblico tenendole distanze di sicurezza. Nel caso accaduto ieri, se così fosse — ma in queste ore la polizia municipale sta svolgendo altri accertamenti — le persone possono pregare stando distanti. Anche questo —alcuni dei denunciati — avrebbero spiegato ai vigili urbani.
In Toscana le chiese di Scientology sono tre: una si trova a Lucca, una a Pisa e una Firenze. Ora la procura dovrà decidere se procedere.