Politica

“I governi passano, l’Italia resta”, la lettera di commiato di Mario Draghi

neXtQuotidiano 11/10/2022

Il Presidente del Consiglio uscente l’ha consegnata e letta ai ministri con i quali ha guidato il Paese in questi anni difficili

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Ultimi atti, ultime decisioni. Ultimo brindisi e ultima foto lungo i gradini di Palazzo Chigi. L’era di Mario Draghi alla guida del governo si sta chiudendo, in attesa dell’insediamento del prossimo Parlamento (si inizia giovedì 13 ottobre), delle nomine della prossima Presidente del Consiglio e della formazione del nuovo esecutivo che giurerà – nel giro di poche settimane – al Quirinale. Il capo del governo si è congedato dalla squadra che lo ha accompagnato in questo anno e mezzo abbondante con un ringraziamento sentito. E c’è anche la lettera scritta da Mario Draghi che racconta quel che è stato e quel che sarà.

Lettera Draghi ai Ministri, “I governi passano, l’Italia resta”

Al termine della riunione, l’ultimo Consiglio dei Ministri presieduto da Mario Draghi durante il quale è stato approvato e inviato alla Commissione Europea il Documento programmatico di bilancio (starà al nuovo esecutivo completarlo inserendo provvedimenti e dettagli), è stata anche letta questa lettera.

“Voglio ringraziare tutti voi per il lavoro che avete svolto in questo anno e mezzo. Avete fronteggiato una pandemia, una crisi economica, una crisi energetica, il ritorno della guerra in Europa. Avete organizzato la campagna vaccinale, scritto e avviato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato un numero enorme di misure di sostegno economico. Dall’organizzazione dei vertici G20 al sostegno immediato e convinto all’Ucraina, avete reso l’Italia protagonista in Europa e nel mondo.
Il merito è del vostro entusiasmo, della vostra professionalità, del vostro spirito di collaborazione – tra voi, con gli altri organi dello Stato, con gli enti territoriali. L’unità nazionale è, per forza di cose, un’esperienza eccezionale, che avviene soltanto nei momenti di crisi profonda. Mantenerla, come avete fatto, per molti mesi, richiede maturità, senso dello Stato, e anche un bel po’ di pazienza.
I cittadini si aspettavano molto da voi e voi li avete serviti al meglio. Potete essere orgogliosi di quanto fatto, dei risultati che avete raggiunto, dei progetti che avete avviato e che altri sapranno completare.
Tra qualche settimana, su questi banchi siederà il nuovo esecutivo, espressione del risultato delle elezioni che si sono appena tenute. Vi rinnovo l’invito ad agevolare una transizione ordinata, che permetta a chi verrà di mettersi al lavoro da subito. Lo dobbiamo alle istituzioni di cui abbiamo fatto parte, ma soprattutto lo dobbiamo ai cittadini.
I governi passano, l’Italia resta.
Grazie”.

La lettera Draghi ai suoi ministri è l’ultimo atto del suo governo. Ora la palla e la poltrona finirà nelle mani di Giorgia Meloni e della sua squadra di governo. Per il momento, ancora in fieri.

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