I dipendenti del sistema sanitario prepensionati con Quota 100

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-10-30

Ospedali in affanno: medici e infermieri per i reparti di terapia intensiva introvabili. Oggi il Corriere spiega che, almeno in parte, quel personale potrebbe essere ancora al lavoro se non ci fosse stato l’effetto di Quota 100

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Ospedali in affanno: medici e infermieri per i reparti di terapia intensiva introvabili. Oggi il Corriere spiega che, almeno in parte, quel personale potrebbe essere ancora al lavoro se non ci fosse stato l’effetto di Quota 100. Con il prepensionamento più di 7mila dipendenti del sistema sanitario non sono più attivo

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Morale: Quota 100, usata l’anno scorso complessivamente da 150 mila lavoratori (108.000 nel privato) non solo graverà a lungo sulla spesa previdenziale, ma ha anche consentito l’uscita dal lavoro a migliaia di persone che in questa fase magari avrebbero fatto comodo. Sia chiaro, i 7.225 dipendenti usciti dal Servizio sanitario pubblico non sono tutti medici. L’Inps non aveva ieri disponibili i dati disaggregati, ma dentro ci sono molti amministrativi, operatori sociosanitari, tecnici e infermieri. Ma in questa emergenza, dove mancano non solo dottori, ma anche paramedici, portantini e figure nuove come i «tracciatori» del contagio, Quota 100 non ha certo aiutato. Ha rappresentato invece l’ultima di una serie di scelte discutibili fatte negli anni, all’insegna di una programmazione dei fabbisogni completamente errata

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