«Ho portato il virus a Cortina ma per il test ero negativo»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-29

Il ragazzo romano: «In Sardegna con 75 amici, molti sono contagiati. Preoccupato per i nonni». «Il periodo di incubazione non era finito e nessuno mi ha detto che ero ancora a rischio»

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G.P.B., 26 anni è ricoverato nel Reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Belluno, ha una polmonite interstiziale. Lui è il ragazzo che ha “portato” il virus a Cortina secondo la narrazione dei giornali di questi giorni ma racconta che l’esito del suo test del tampone era stato negativo:

«Sono stato in vacanza nella Baia di Porto Istana, tra San Teodoro e Porto Rotondo, con un gruppo di amici. Quanti? Macché dieci, almeno 75, è una piccola baia, ci arrivano da tutta Italia, una sorta di raduno, un bel 15 per cento è positivo».

E che ha fatto in quei giorni di agosto?
«La vita classica di un qualsiasi ragazzo della mia età, sono andato nei locali famosi di Porto Rotondo e non c’era alcuna prevenzione. Serate tutte molto particolari. A pensarci bene, tutti quelli che la sera del 9 erano al Country, compreso me, sono positivi. Ma ho l’app immuni e non sono stato al Billionaire».

Poi è ripartito diretto al Nord.
«Il 17 agosto in aereo da Olbia, diretto a Venezia. Non avevo sintomi, ho passato una notte su un’isola veneta a casa di un amico e dato che non vedevo l’ora di riabbracciare mia nonna, che sta a Cortina, ho chiesto alla madre di questo mio amico di farmi un’impegnativa. Così il 18 ho fatto il tampone, quello classico non rapido, all’ospedale di Padova, volevo esser sicuro di non essere asintomatico».

Intanto è andato a Cortina.
«Sì, ma la notte prima dell’esito del test l’ho passata da amici. Quando poi mi hanno avvertito che ero negativo, era il 19, ho pensato: “che bello, ora comincia la vacanza, posso andare ad abbracciare e baciare la nonna”. Ho trascorso le giornate tra gite e soste nei bar. Il 20 ho partecipato al Cortina Summer Party, dove devo dire che tutte le precauzioni erano state adottate, ma certo se sapevo di essere positivo non avrei dato la mano a nessuno, non sarei andato in giro».

Il ragazzo però aggiunge un particolare molto importante: «Perché mi hanno detto che ero negativo e basta? Mi hanno risposto che c’è un periodo di incubazione che può durare circa 14 giorni. Ecco, sicuramente se lo avessi saputo non andavo a casa di nonna. È un’informazione vitale, la gente non lo sa, in Veneto non danno informazioni vitali: non scrivere negativo se non sono passati 14 giorni dall’ultimo contatto. Mi sarei evitato due giorni di polmonite dentro casa mettendo a rischio tutta la lista di centinaia di persone con cui sono stato a contatto. Vanno fatti controlli accurati al Cortina Summer Festival»

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