Attualità
Quella che finge di avere un cancro per fare la bella vita
neXtQuotidiano 11/04/2018
Hanna Dickenson ha detto ai suoi genitori di avere un cancro e di avere poche settimane di vita senza un costoso trattamento all’estero. Loro le hanno regalato 42mila dollari. Poi è stata scoperta grazie alle foto messe su Facebook
Lei si chiama Hanna Dickenson e quello che ha fatto promette di farla diventare la donna più odiata in Australia e oltre. La Dickenson ha detto ai suoi genitori di avere un cancro e di avere poche settimane di vita senza un costoso trattamento all’estero. La madre e il padre, agricoltori di Swan Hill nell’entroterra di Melbourne , hanno deciso di aiutarla a tutti i costi, indebitandosi pesantemente. Ma era tutta una bugia.
Quella che finge di avere un cancro per fare la bella vita
La Dickenson ha speso i 42mila dollari australiani che i genitori hanno raccolto anche presso amici e vicini in viaggi e vacanze, dopo aver ottenuto il denaro per finanziare un trattamento salvavita nel 2012 e aver detto ai genitori di aver bisogno di altri fondi per trattamenti all’estero, in Thailandia e Nuova Zelanda. L’inganno è stato scoperto quando un donatore ha sollevato sospetti con la polizia dopo aver visto fotografie della giovane sul suo profilo Facebook. Nell’emettere la sentenza, il magistrato David Starvaggi ha definito “spregevole” l’inganno.
La Dickenson di mestiere fa l’agente immobiliare a Port Melbourne ma ora dovrà scontare tre mesi di carcere e restituire tutta la cifra a chi è stato truffato; dovrà anche effettuare 150 ore di servizi sociali nella comunità e sottoporsi a trattamenti per problemi di salute mentale. L’avvocato di Dickenson, Beverley Lindsay, aveva sostenuto che alla sua cliente doveva essere risparmiata la prigione perché da allora ha dato una svolta alla sua vita. Dopo la sentenza ha detto che intende presentare appello. In Australia aveva fatto scalpore il caso di Belle Gibson, che diceva di aver curato il suo cancro con una dieta vegetariana: era diventata famosa anni fa come autrice di un libro di ricette e creatrice di un’app sulla scia della sua storia di malata di cancro che si curava con terapie alternative. Il tribunale l’ha condannata per avere ingannato il pubblico. La sua storia risaliva al 2013, poi due anni dopo Gibson aveva ammesso di aver mentito.
Foto copertina da: BBC
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