Fact checking
La calata dei troll nel gruppo di Giorgio Tremante
neXtQuotidiano 08/11/2017
In uno dei gruppi fondati dall’attivista no-vax si è scatenata una guerra tra utenti, con minacce, insulti e promesse di denunzia-querela. Ma il caos non accenna a fermarsi. Dimostrando che l’internet è un posto meraviglioso. A volte
Sabato scorso è stata annunciata la morte di Giorgio Tremante, il rappresentante più noto della campagna no vax, che battagliava da quando aveva perso due figli ed era rimasto a occuparsi di Alberto, sopravvissuto con gravi handicap. Nel 2009 il tribunale civile di Venezia, respingendo il ricorso di Tremante, spiegò che “al momento delle vaccinazioni non vi era alcun dato, nemmeno indiziario, che potesse far propendere per uno stato di immunodeficienza nei bambini e che quindi controindicasse la somministrazione”. E quindi, “la tragicità degli eventi” ha portato “comprensibilmente gli attori a cercarne le cause ed i responsabili” ma “deve escludersi che nel presente procedimento sia stata raggiunta la prova della colpevolezza del Ministero della Sanità”.
La calata dei troll nel gruppo di Giorgio Tremante
Dall’inizio del week end, però, sta accadendo qualcosa di particolare in uno dei gruppi di cui Giorgio Tremante era admin, ovvero nel gruppo “Vaccini,Pediatri e ASL. Testimonianze dei genitori ai colloqui ASL”. Tra gli iscritti, già da prima, c’erano molti utenti che la pensavano all’opposto dei no-vax e questo scatenava da tempo dibattiti e litigate fino ai ban (dei dissidenti). Dopo la morte di Tremante la situazione è, per così dire, peggiorata. Ovvero, molti utenti hanno cominciato a trollare gli iscritti.
Ovvero, si è scatenata in pochi giorni una battaglia tra utenti che vogliono “preservare” la memoria di Tremante e chi scherza sul tema del gruppo, generando flame infiniti da una parte e dall’altra. Alcuni utenti promettono “pulizia” nel gruppo (ovvero l’espulsione degli utenti che non la pensano come loro), ma la maggior parte si lamenta e minaccia di uscire dal gruppo perché “ci sono più troll idioti che altro”.
Tra gli aggiornamenti c’è anche chi invece ha deciso “di spendere il tempo che mi rimane su questo glorioso gruppo per aprire una rubrica quotidiana (o quasi) in cui cercherò di fare chiarezza su alcuni punti in cui ho visto molta confusione”, e spiega con dovizia di particolari come funziona l’impact factor nelle riviste scientifiche.
Le minacce e la polizia postale
Ma la maggior parte degli interventi è ormai dedicata alla guerra tra utenti. C’è chi minaccia di andare alla polizia postale (per cosa?) e chi promette rappresaglie durissime, chi consiglia di non rispondere “alla feccia” e chi ricorda le parole di Tremante contro Bebe Vio.
Intanto la situazione non sembra smuoversi e ad alcuni utenti non rimane che minacciare non meglio precisate conseguenze gravissime per l’accaduto, anche se si capisce poco quali possano essere. Tra l’altro i post contro chi insulta la memoria di Tremante sono intervallati da post che insultano i suoi presunti nemici (tra i quali il professor Burioni ed altri individuati come oppositori della causa di Tremante).
Altri invece sperano di rendere meno visibili i post dei troll pubblicando a ripetizione la pubblicità di Corvelva su Emiliano Rapposelli, “usando” così la morte di un bambino per propaganda.
Il cugino che lavora alla Polizia Postale
E mentre c’è chi prova a riportare il topic della discussione dove dovrebbe essere, le risse che si scatenano nei commenti finiscono spesso a insulti. “Se qualcuno ha contatti con i parenti di Giorgio, chieda ad essi se possono entrare nel suo profilo e nominare poi così nuovi admin”, chiedono disperatamente alcuni iscritti.
Ma il caos non accenna a fermarsi. Dimostrando che l’internet è un posto meraviglioso. A volte.