Tutto quello che Beppe Grillo non dice sull’inaugurazione del Mater Olbia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-12-05

Qualche giorno fa il Garante del MoVimento 5 Stelle ha festeggiato l’accreditamento di un nuovo ospedale privato ad Olbia. Grillo però ha dimenticato di dire che per far spazio al Mater la Regione Sardegna sta tagliando posti letto e servizi ambulatoriali degli ospedali pubblici in tutto il Nord della Sardegna

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«Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto, lavorato e permesso l’accreditamento del Mater Olbia presso la Regione Sardegna. Finalmente la Sardegna potrà essere al centro di un grande network internazionale per la cura e la ricerca». Così qualche giorno fa Beppe Grillo commentava l’apertura del Mater Hospital di Olbia. La società proprietaria della struttura, la Mater Olbia Spa è una controllata della Qatar Foundation Endowment (fondo sovrano del Qatar )partecipata da azionisti cattolici come Policlinico Gemelli e Fondazione Idi (è frutto di un’idea di Don Luigi Verzè, fondatore del San Raffaele). La struttura opererà in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.

Il trucchetto dell’inaugurazione Mater Hospital di Olbia 

Quella di oggi però non sarà nemmeno una vera e propria apertura. Dal 5 al 21 dicembre la ci sarà quello che viene chiamato “avvio sperimentale“. In pratica saranno aperti solo alcuni ambulatori specialistici che impiegheranno una quindicina di persone tra personale medico e infermieristico. Dal 22 dicembre al 6 gennaio “le attività saranno sospese per consentire la messa a punto di tutti gli aspetti organizzativi” e quindi l’inaugurazione-bis arriverà con l’anno nuovo. La struttura ospedaliera vera e propria, con circa 200 posti letto (dovrebbero essere 245 a regime e 600 i posti di lavoro), partirà invece tra marzo e aprile.

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Ci sarà infine una terza fase dell’inaugurazione che prevede la realizzazione delle infrastrutture sportive, dei poli per la ricerca scientifica avanzata e delle strutture per la riabilitazione e la medicina dello sport. Perché le cose di cui Grillo tesse le lodi nel suo post ancora non esistono e devono ancora essere costruite (ma la società ha già ottenuto il via libera della Commissione urbanistica di Olbia per il cambio di destinazione d’uso). Già questo sarebbe sufficiente per chiedere a Grillo che cosa stia festeggiando visto che di fatto oggi il Mater Olbia non è ancora operativo e non lo sarà fino all’anno prossimo. Poco male si dirà, perché manca poco. Il Garante del MoVimento 5 Stelle però non si chiede come mai tutta questa fretta di “aprire” la struttura per poi chiuderla e riaprirla nel 2019.

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Grillo non se lo chiede e festeggia l’accreditamento presso la Regione. Accreditamento che significa che così il Mater Hospital ha potuto ricevere il contributo regionale di due milioni di euro per il 2018. Appena in tempo perché l’anno è quasi finito. Altri milioni di euro di soldi pubblici saranno versati al Mater nei prossimi anni. L’attuale governo ha stanziato 162 milioni di euro per i prossimi tre anni e il Mater confida in finanziamenti regionali pari a 600 milioni in dieci anni.

La spoliazione della Sanità pubblica in Sardegna

I ringraziamenti e le lodi di Grillo – per una cosa che ancora non c’è ma che già costa soldi ai sardi – hanno fatto infuriare molti fan di Grillo che gli rinfacciano di “non averci capito una mazza”. Il motivo è che per finanziare con i soldi pubblici il Mater Hospital la Regione guidata dal Centrosinistra ha dovuto (e voluto) tagliare gli stanziamenti per la sanità pubblica. Soprattutto nel Nord Ovest della Sardegna dove già 11 sindaci galluresi hanno annunciato le dimissioni se l’assessore regionale alla Sanità non firmerà le delibere che consentiranno la sopravvivenza dell’ospedale di Tempio dove il reparto di otorino dovrebbe chiudere proprio a favore di quello in apertura al Mater di Olbia.

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A Grillo evidentemente l’idea del Mater piace. Dei costi per la comunità e per i sardi, della speculazione urbanistica relativa all’area riabilitativa con annesso albergo da 300 posti, interessa meno. O non ha interesse a parlarne. Preso com’è dall’entusiasmo dimentica addirittura che così sta facendo promozione ad un’iniziativa portata avanti prima da Berlusconi e poi dal Partito Democratico. In vista delle elezioni regionali dell’anno prossimo non sembra essere una scelta lungimirante. Paola Pintus e Carlo Tecce sul Fatto Quotidiano di oggi ricordano anche del potenziale conflitto di interessi di Guido Carpani, nominato ad ottobre capo di gabinetto nominato della ministra della Salute Giulia Grillo che nel settembre del 2017 era stato nominato membro del CdA del Mater Olbia.

Leggi sull’argomento: Da Grillo a Berrino: le balle economiche che inquinano il nostro paese

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