I trentatré grillini contro Grillo: il tribunale accoglie (parzialmente) il reclamo

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-05-24

I giudici ordinano a Grillo la consegna al Curatore dei dati degli iscritti alla prima associazione, stabilendo una sanzione di 3mila euro per ogni giorno di ritardo

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Il 29 marzo scorso il tribunale di Genova aveva respinto il ricorso dei 33 attivisti del MoVimento 5 Stelle che assistiti dall’avvocato Lorenzo Borré volevano togliere nome e simbolo alla creatura nata da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Contro quella decisione i 33 hanno proposto un reclamo. Il reclamo è stato parzialmente accolto dal tribunale. Nella nuova decisione il Tribunale ordina a Grillo la consegna al Curatore dei dati degli iscritti alla prima associazione, stabilendo una sanzione di 3mila euro per ogni giorno di ritardo. Sono state invece rinviate all’approfondimento del giudizio di merito le questioni inerenti al diritto di uso esclusivo del nome, del simbolo e del sito.

I trentatré grillini contro Grillo: il tribunale accoglie il reclamo sul simbolo

Il presupposto che ha dato vita al ricorso è che Grillo, avallando la costituzione della terza associazione nel dicembre scorso e concedendogli il simbolo, è entrato in conflitto di interessi nella difesa della prima associazione, quella del 2009 che diede vita al MoVimento. A marzo il tribunale aveva ritenuto che la domanda formulata da Curatore non fosse accoglibile in quanto da un lato, si leggeva nella sentenza, non risultava “provato il presupposto identificativo, ovvero essere la ricorrente titolare, anche solo di fatto od anche solo del diritto di utilizzo, del nome e del simbolo descritto in atti” essendo per contro pacifico che “all’art. 3 del NON Statuto gli associati hanno convenuto – e comunque accettato – che il nome fosse abbinato ad un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo ed hanno riconosciuto Grillo quale unico titolare dei diritti di utilizzo dello stesso”.

ordinanza tribunale genova

Dall’altro lato, il Tribunale aveva asserito che “con la registrazione del nome e del simbolo presso il Viminale e la successiva campagna elettorale ‘garantita’ anche dal leader storico dell’Associazione del 2009, fino alle consultazioni politiche di marzo, si può ragionevolmente ritenere che, per la comunità degli elettori, il nome ed il simbolo sono attributi individualizzanti stabilizzati dell’associazione-partito del 2017”.

Il parziale accoglimento del reclamo

Oggi il tribunale di Genova riforma in parte quella decisione, in parziale accoglimento dell’ordinanza reclamata e:

Ordina a Giuseppe Piero Grillo di consegnare alla reclamante Associazione MoVimento 5 Stelle, costituita nel 2009 (denominata “non Associazione” nel “non Statuto” in atti), in persona del Curatore speciale Avv. Luigi Cocchi, entro 30 giorni dalla notifica del presente provvedimento, dell’elenco dei dati essenziali degli iscritti, costituiti da nome, cognome, indirizzo email, eventuale numero di telefono ed indirizzo cartaceo se forniti; fatta salva la facoltà per il titolare dei dati di consegnare – anche per comodità di esecuzione, qualora l’estrazione dei dati sopra indicati comporti una ulteriore attività – eventuali altri dati in suo possesso.

Tale consegna dovrà avvenire mediante estrazione dei predetti dati dalla banca dati dell’associazione in formato elettronico aperto, leggibile con i principali programmi open source disponibili su internet. Qualora i dati siano organizzati in una banca dati realizzata con software proprietario e non siano facilmente estraibili in formato aperto, dovrà essere messo a disposizione l’accesso alla banca dati per l’estrazione e la consultazione dei dati a cura del richiedente.

Per il resto, il tribunale fissa l’importo di 3000 euro di sanzione per ogni giorno di ritardo e conferma l’ordinanza reclamata, rinviando per le spese al giudizio di merito. “Il tribunale lascia aperta la questione del merito e quella della titolarità del dominio”, dice l’avvocato Borré a neXt Quotidiano. “Il provvedimento consentirà la riorganizzazione della prima associazione e la nomina di un nuovo capo politico in sostituzione di Grillo. Siamo soddisfatti perché consente la ripresa dell’attività associativa; confidiamo che nel merito venga accertato il diritto di esclusiva dell’associazione 2009”.

Leggi sull’argomento: Trentatré grillini contro Grillo (e Di Maio)

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