“Green pass obbligatorio per i professori” tuona il ministro Bianchi (che ha già cambiato idea tre volte)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-23

Il ministro dell’Istruzione Bianchi cambia idea sulla scuola per la terza volta, intanto i sindacati confermano la loro posizione di ostracismo verso i vaccini

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L’inizio della scuola è previsto per la metà di settembre, manca meno di un mese e le linee guida sono ancora un rebus di difficilissima risoluzione.

La posizione del Ministro Patrizio Bianchi è cambiata già tre volte in una settimana e nonostante tutto non ci sono ancora indicazioni chiare, anzi. L’ultimo aggiornamento è sul green pass obbligatorio. La frattura tra sindacati e presidi che si percepiva nell’area in questi giorni si è finalmente concretizzata. I sindacati minacciano il ritiro della firma dall’accordo siglato con lo Stato se il governo dovesse modificare la posizione sui tamponi gratuiti a tutti i professori, idea che aveva scatenato diverse polemiche per via del costo che la cosa porterebbe con se.

Caos scuola, dopo due anni linee guide ancora da chiarire e tra venti giorni gli studenti sono in aula. Lo scontro

L’appello arriva dal presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, “Risposte chiare che impediscano alle scuole e ai loro dirigenti di esporsi a difficoltà che appaiono al momento ingestibili e insuperabili, nonché a contenziosi certi”. Nel mentre tra i docenti no-vax esistono già due petizioni: la prima ha quasi toccato quota 120mila sottoscrizioni mentre la seconda è ferma a meno di 15mila. I feed dalle regioni sono peggio che mai. Calabria e Sicilia sono molto indietro con le vaccinazioni, De Luca in Campania ha poi chiesto altro tempo prima di dare il via all’inizio delle scuole così da permettere a quanti più studenti possibili di vaccinarsi.

 


Rimane un mistero la posizione assunta dai sindacati, primo baluardo dell’ostracismo nella corsa alla vaccinazione. In queste ore il virologo Roberto Burioni ha duramente attaccato dal suo profilo twitter la nota che la UIL Lombardia ha diramato. Un manifesto no vax, nei fatti, che da solo ulteriore seguito alla posizione delle sigle sindacali in queste ore.

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