Economia
Grecia, il piano di Tsipras e quello dei creditori
Alessandro D'Amato 03/06/2015
il premier greco replica alle richieste di creditori e istituzioni e fa sapere di aver messo nero su bianco un “piano realistico la cui accettazione da parte delle istituzioni, dei nostri creditori e dei nostri partner, segnerà la fine dello scenario di divisione in Europa”
Atene ha presentato un piano “realistico” per uscire dalla crisi: all’indomani del vertice notturno di Berlino, il premier greco Alexis Tsipras replica alle richieste di creditori e istituzioni e fa sapere di aver messo nero su bianco un “piano realistico la cui accettazione da parte delle istituzioni, dei nostri creditori e dei nostri partner, segnerà la fine dello scenario di divisione in Europa”. Fonti vicine al dossier nel pomeriggio hanno fatto trapelare che l’accordo che dovrebbe contenere le misure di aiuto al governo greco è a portata di mano e che la bozza di intesa Fmi-Ue da sottoporre ad Atene è praticamente fatta: “Abbiamo quasi fatto”, spiegano le fonti aggiungendo che Commissione Ue e Fmi stanno finalizzando i dettagli dell’intesa. Ma è il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, a gelare le aspettative e a chiarire che i progressi del negoziato tra i creditori e le autorita’ greche sulle riforme che Atene deve portare avanti per sbloccare una nuova iniezione di liquidità sono “insufficienti”. “Si sono registrati dei progressi – ha detto Dijsselbloem – ma sono insufficienti. Siamo ancora lontani dall’accordo”. Il piano di Tsipras prevede l’obiettivo di un surplus primario per il 2015 dello 0,8% e dell’1,5% per il 2016 (inferiore alle richieste dell’ex troika), ipotesi di tre aliquote per l’Iva (al 6%, 11% e 23%), più la disponibilità a intervenire sulle pensioni.
Il piano dei creditori invece un finanziamento-ponte alla Grecia di 9 miliardi presi dai fondi destinati alla ricapitalizzazione delle banche elleniche dall’EFSF, ma in cambio Atene si deve impegnare ad accettare il 70% delle condizioni dei creditori.