Gli «incontri pericolosi» del MoVimento 5 Stelle a Ostia

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-06-23

Jacopo Jacoboni sulla Stampa di oggi racconta un particolare inedito sugli incontri del MoVimento 5 Stelle ad Ostia, e in particolare sulla frequentazione di “personaggi inquietanti, compresi pezzi di estrema destra del litorale”. Nel mirino c’è Carla Ruocco: A parte le opinioni discutibili di questa base, quel che più conta è che la visita dal …

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Jacopo Jacoboni sulla Stampa di oggi racconta un particolare inedito sugli incontri del MoVimento 5 Stelle ad Ostia, e in particolare sulla frequentazione di “personaggi inquietanti, compresi pezzi di estrema destra del litorale”. Nel mirino c’è Carla Ruocco:

A parte le opinioni discutibili di questa base, quel che più conta è che la visita dal direttivo a un mondo così criticato e così seguito dalle procure ha fatto a dir poco arrabbiare, nel movimento e anche a Milano. Per capirci, Beppe Grillo fece una storica campagna su «spiagge bene comune», contro la privatizzazione dei litorali e gli affari selvaggi che ci girano intorno (quelli sì, miliardari, a Roma: quelli del waterfront, o quelli delle varianti urbanistiche). Tra l’altro proprio Grillo sarà il 27 a fare a Ostia una «fiaccolata per la legalità». Era proprio indispensabile quest’incontro? E perché il M5S romano costeggia mondi dai quali – in linea di principio – dovrebbe tenersi a cauta distanza?

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La Stampa è in grado di raccontare che al Polo natatorio, ad accogliere la Ruocco, c’era Renato Papagni, figura di spicco del mondo associativo degli stabilimenti del litorale, da sempre in ottimi rapporti di lavoro con i Balini, storica famiglia di imprenditori, che gestiscono tra l’altro il porto di Ostia, tra mille polemiche. Tra parentesi, il Polo natatorio, che è di proprietà del Coni, era chiuso a quell’ora: è stato fatto riaprire per l’occasione, ma da chi?
Segno che comunque la visita di una delegazione del M5S era considerata importante, da quel sistema del litorale. Il Movimento romano è scatenato: attacca frontalmente Marino e Sabella (che hanno mandato le ruspe per aprire i litorali, facendo infuriare gli stabilimenti balneari), vagheggiale elezioni purificatrici, ma viene anche avvicinato (o avvicina) da personaggi inquietanti(compresi pezzi di estrema destra del litorale). Se ne guarda abbastanza? È solo ingenuo o qualcuno è in malafede?

Una polemica che somiglia molto a quella scatenata da Esposito e Orfini all’epoca sulle preferenze per il M5S del fratello del boss di Ostia.

Leggi sull’argomento: Matteo Orfini e la storia del M5S idoli dei clan di Ostia

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