Opinioni
Giustizia dentale
Tommaso Giancarli 01/04/2016
L’altro giorno, a causa di questa deprecabile abitudine dell’internet di veicolare le informazioni, alcuni gruppi animalisti e antispecisti sono venuti a conoscenza del fatto, d’altronde reale e certificato, che la carie è causata dal lavorio incessante di innumerevoli microrganismi; o, in altre parole, che la carie è viva. Immediatamente (in realtà dopo tre quarti d’ora […]
L’altro giorno, a causa di questa deprecabile abitudine dell’internet di veicolare le informazioni, alcuni gruppi animalisti e antispecisti sono venuti a conoscenza del fatto, d’altronde reale e certificato, che la carie è causata dal lavorio incessante di innumerevoli microrganismi; o, in altre parole, che la carie è viva.
Immediatamente (in realtà dopo tre quarti d’ora a trastullarsi sul divano passandosi del filo grezzo fra le dita dei piedi) i giovani attivisti hanno fatto irruzione nello studio di un dentista, sequestrando il medico e la sua assistente-trofeo e lasciando i pazienti a bocca aperta (scusate). Le richieste dei sequestratori, comunicate alla polizia tramite telefono senza fili attraverso alcuni passanti sordi e/o anziani, sono: crocifissione lenta di zio Mario; pulitura dei sastrugi, pòro barbaro. Le vere richieste, precisate poi in un colloquio diretto con il commissario Batrace, sono invece: cessazione della lotta alla carie; apertura di rifugi per il tartaro (in cui questo possa liberamente vivere e prosperare).
Diversi esponenti radicali, sempre in cerca di cause balzane e immorali da sostenere, si sono uniti alla lotta dei pro-carioti, inaugurando l’associazione liberale e transnazionale “Nessuno tocchi canino”. Nello statuto di tale associazione si richiede la fine della persecuzione medico-giudiziaria nei confronti della fauna orale e l’inizio invece di un dibattito sul fine vita del portatore di carie, impossibilitato a nutrirsi per via dei denti marci e della folla di libertari che lo circondano.