Conte e il Movimento 5 Stelle tra opposizione e nuova fiducia al governo Draghi

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-07-15

Mercoledì 20 luglio Mario Draghi sarà di fronte alle Camere e i partiti dovranno decidere se stare o meno all’interno della maggioranza: dove collocherà il Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte?

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La cosa che meno conviene, adesso, al Movimento 5 Stelle, sono le elezioni anticipate: Giuseppe Conte lo sa, non ci sarebbe tempo per capitalizzare le nuove battaglie politiche sollevate di fronte al premier Draghi (su reddito di cittadinanza, salario minimo, superbonus) e soprattutto ci si presenterebbe da soli, senza l’appoggio del Pd, dovessero i dem rispettare la promessa di rompere l’alleanza in caso di strappo grillino. Nonostante da Palazzo Chigi siano arrivate rassicurazioni proprio sui temi sollevati dai pentastellati, però, lo strappo c’è stato eccome: il non voto di fiducia sul dl Aiuti ha portato alle dimissioni dell’ex presidente della Bce, respinte da Mattarella, che lo ha mandato alle Camere per le “comunicazioni”, previste mercoledì 20 luglio.

Conte e il Movimento 5 Stelle tra opposizione e nuova fiducia al governo Draghi

In quella sede tutti i partiti saranno chiamati a scoprire le carte: o dentro, o fuori dalla maggioranza. E regna l’incertezza su quella che sarà la posizione del M5S. Stando alle parole della capogruppo alla Camera Mariolina Castellone i grillini non dovrebbero far mancare il loro appoggio “se nel programma politico saranno inclusi i punti prioritari consegnati nella lettera (di Conte, ndr) al premier”. “Abbiamo   scelto il non voto – ha spiegato – solo nel merito di un provvedimento, ma c’è tutta la nostra disponibilità a dare la fiducia al governo”. Conte, forte dell’appoggio di Grillo, che ha condiviso lo strappo, ha rassicurato quanti – dal Pd a Leu – gli hanno telefonato per chiedergli di far rientrare la crisi. “Il boccino ora ce l’abbiamo noi”, le parole che avrebbe detto ai suoi riportate dal Fatto Quotidiano, che paventa l’ipotesi di un passaggio all’opposizione da parte del Movimento 5 Stelle.

Patuanelli: “Per me si va a votare entro ottobre”

Un salto che però rischierebbe di far crollare tutto: la Lega ha ad esempio ribadito che senza i grillini non può esserci altra strada se non le elezioni anticipate, e lo stesso capodelegazione dei cinque stelle al governo, il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, si è sbilanciato: “Per me si va a votare entro ottobre”. “Se qualcuno ha operato una forzatura – ha detto ieri Conte a caldo – si assuma la responsabilità del-la pagina scritta ieri. O ci sono risposte vere, strutturali, importanti, oppure nessuno può avere i nostri voti”. Ad oggi resta da capire se Draghi li voglia.

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