Economia

Il Giornale e i giornalisti schedati dai grillini

neXtQuotidiano 16/01/2019

L’ufficio comunicazione chiede un report sulla stampa locale agli uffici stampa regionali

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Il Giornale pubblica oggi un pezzo a firma di Pasquale Napoletano in cui si racconta di un messaggio spedito nei giorni della Befana nella chat degli uffici stampa dei gruppi regionali del M5S con la richiesta di un report dettagliato sullo spazio che tv e giornali riservano a iniziative politiche ed istituzionali degli eletti del M5s.

L’ufficio centrale avrebbe chiesto agli uffici stampa locali (regionali e comunali) di relazione sull’atteggiamento della informazione rispetto alla nuova forza di governo. Va chiarito come sia l’esecutivo a nominare vertici e direttori Rai. E gestisce, direttamente da Palazzo Chigi, i fondi per i quotidiani locali. In cosa consisterebbe la relazione?

Una richiesta molta dettagliata: un documento sul quale appuntare i minuti che i tg regionali (Rai ma anche le emittenti locali) riservano alle battaglie dei consiglieri grillini. Per accertare se le tv locali diano l’adeguato spazio alle battaglie politiche dei grillini che, a differenza del governo centrale, sono all’opposizione nelle Regioni guidate da centrodestra e centrosinistra.

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Minuti e altro: se i tg raccolgono e mandano in onda le dichiarazioni degli esponenti politici locali. C’è poi la sessione conferenze stampa. Chi sono i giornalisti che seguono quelle dei grillini. E chi le snobba. E soprattutto in che modo viene poi rilanciata la notizia. Se viene assegnato un taglio positivo oppure relegata tra le brevi. Il lavoro deve essere esteso anche ai quotidiani locali: quali sono gli «amici», che sostengono le battaglie dei grillini. Chi i filogovernativi nella politica regionale.

Si tratta, ovviamente, di una schedatura che al Nord ha creato malumori tra i comunicatori grillini. Ma con quali finalità? Capire come rodare la macchina comunicazione dei grillini? Oppure far partire le purghe contro i giornalisti nemici? È chiaro che il M5s avverta le pressioni in vista del voto per le Europee. Le difficoltà di un governo, incapace di rispettare gli impegni. E potrebbe essere una mossa per arginare il crollo di consensi.

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