Mentre l’Italia chiude Giorgia Meloni chiede la riapertura di palestre e piscine | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-10

Come si possono chiudere le scuole e contemporaneamente tenere aperte le scuole di danza secondo la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni? Che senso ha proporre aperture per zone bianche o gialle mentre l’Italia si colora di arancione e di rosso?

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La terza ondata è qui: ormai il CTS lo ha certificato confermando “il peggioramento della curva epidemiologica e una rapida diffusione delle varianti a maggiore trasmissibilità”. Eppure, mentre le scuole chiudono e i contagi crescono Giorgia Meloni, ha chiesto ieri dall’opposizione che vengano riaperte palestre e piscine

Mentre l’Italia chiude Giorgia Meloni chiede la riapertura di palestre e piscine

“Chiediamo al governo di prendere in considerazione la riapertura delle palestre, delle piscine e delle scuole di danza, nelle zone bianche e gialle, secondo il rispetto di protocolli in vigore ha spiegatto illustrando un emendamento in aula alla Camera, presentato  per sostenere “un settore allo stremo, un settore messo in ginocchio dal virus”, nel corso dell’esame e dei voti al dl Covid. “Noi abbiamo sempre detto che tutto avrebbe dovuto funzionare così: non una chiusura per settori ma una chiusura determinata dai protocolli in vigore sui quali deve essere la politica a decidere. L’impressione fin qui avuta è che in questi mesi sia fatta la scelta più facile, invece che quella più giusta. Chiudere per settori era più facile che scrivere norme e garantire il rispetto di protocolli sui quali doveva essere il governo a prendersi le proprie responsabilità. “Non tutte le palestre sono uguali, come non sono uguali tutti i ristoranti e tutti negozi. Tra tutte queste misure irragionevoli, quella che riguarda le palestre, le piscine e le scuole di danza, è di certo tra le più irragionevoli. Come sanno bene le persone che fanno sport, la gran parte delle attività sportive, si possono svolgere nel pieno rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza sanitaria”.

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Meloni sembra ignorare che la curva epidemiologica sta rapidamente risalendo, ieri per l’ennesima volta i contagi hanno sfiorato quota 20 mila, con quasi 400 decessi in un solo giorno, e che chiedere una norma che in ogni caso potrebbe essere applicata solo nelle regioni in zona gialla, mentre l’Italia ormai sta diventando arancione o rossa, non sembra molto realistico. Come si possono chiudere le scuole e contemporaneamente tenere aperte le scuole di danza secondo la leader di Fratelli d’Italia? Che senso ha cavalcare l’ipotesi di aperture al momento impossibili mentre è necessario contenere l’avanzata delle varianti per rendere più efficace e veloce la campagna vaccinale? In ogni caso l’emendamento di Fratelli d’Italia è stato respinto. E intanto Salvini, come se non fosse anche lui al governo mentre vengono prese in queste ore gravi decisioni sui sacrifici che gli italiani dovranno fare nelle prossime settimane in un’intervista a Libero le fa quasi eco: “Il 7 aprile, giornata mondiale della salute, potrebbe essere la data perfetta per riaprire piscine e palestre dove i dati lo consentono. Sono contrario a un lockdown nazionale: bisogna agire a livello locale dove c’è una recrudescenza del virus, ma nelle zone gialle, o nella Sardegna bianca, dobbiamo mandare un messaggio di speranza e pianificare le riaperture”. Le zone gialle stanno diventando un ricordo, forse sarebbe meglio prima risolvere la situazione e poi riparlare di palestre e piscine.

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