Giorgia Meloni rassicura alleati ed elettori: “Il nostro sarà il governo più politico di sempre”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-10-12

Ecco cosa ha detto ieri la leader di Fdi Giorgia Meloni a margine di una giornata di lavoro sui dossier più urgenti a Montecitorio

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Mentre all’interno del Centrodestra continua la non semplice impresa di trovare la quadra sulla prossima formazione di Governo, la premier in pectore Giorgia Meloni ci tiene a mettere i puntini sulle “i” in merito alle figure che vorrà in Cdm semmai dovesse salire a Palazzo Chigi, E, fugando definitivamente ogni accusa relativa alla formazione di una squadra di Governo composta da troppi tecnici (che le era stata mossa soprattutto dagli alleati di coalizione), ieri la leader di Fdi ha ribadito a margine di una giornata di lavoro sui dossier più urgenti a Montecitorio:

I governi sono politici quando hanno un mandato popolare, una guida politica, una maggioranza nata nelle urne e non nel palazzo, un programma e una visione chiari. Proprio per realizzare quella visione e quel programma coinvolgeremo le persone più adatte: nessuno si illuda che cambieremo idee e obiettivi rispetto a quelli per i quali siamo stati votati. Il nostro sarà il governo più politico di sempre.

Giorgia Meloni sulle trattative di Governo: “Sono ottimista”. Avanza l’ipotesi Senato a FdI e Camera alla Lega

Ieri sera, lasciando Montecitorio, Giorgia Meloni si è pure detta molto entusiasta del corso che stanno prendendo le trattative di Governo: “Sta andando molto bene, leggo fantasiose ricostruzioni sul fatto che saremmo in ritardo ma come sapete ancora non abbiamo un incarico. State tranquilli che quando dovessimo avere un incarico non perderemo un minuto di tempo, sono molto ottimista”. Poi, la leader di Fdi ha anticipato che “con Berlusconi e Salvini ci vedremo domani”. In merito al nodo delle presidenze delle Camere, Meloni ha aggiunto: “Stiamo lavorando, non vedo grandi problemi né particolari tensioni con Lega e Forza Italia”.

Anche perché il tempo stringe: domani 13 ottobre, le due Camere definiranno i gruppi parlamentari e inizieranno l’iter per selezionare i rispettivi presidenti. Ieri il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari ha affermato che il Carroccio starebbe lavorando “per Roberto Calderoli al Senato”, anche se FdI continua a reclamare Palazzo Madama per sé proponendo il nome di Ignazio La Russa. A quel punto, ai leghisti rimarrebbe Montecitorio, dove nomi più accreditati sono invece quelli di Molinari stesso e di Giancarlo Giorgetti.

 

 

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