Il governo Meloni non ratifica il Mes

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-12-15

Il governo Meloni non ha ancora ratificato la riforma del Meccanismo europeo di stabilità noto anche come “fondo salva Stati”

article-post

Il governo Meloni non ha ancora ratificato la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) noto anche come “fondo salva Stati”. L’Italia è rimasto l’unico Paese dell’eurozona a non aver ancora ratificato la riforma del fondo Salva Stati e di conseguenza il deputato di Italia Viva Luigi Marattin ha presentato un’interrogazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze per accertarsi delle intenzioni del governo italiano a riguardo. Un mese fa il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva detto di voler aspettare la decisione della Corte costituzionale tedesca riguardo un ricorso presentato da alcuni deputati tedeschi.

La risposta di Giorgetti a Marattin sul Mes

Nonostante la Consulta tedesca abbia approvato la ratifica del Mes, Giorgetti però ha risposto all’interrogazione di Marattin dicendo che l’intenzione del governo sul Mes è quella di temporeggiare. La decisione di procedere o meno alla ratifica del Mes, ha detto Giorgetti, dovrebbe essere «preceduta da un adeguato e ampio dibattito in Parlamento». Secondo Giorgetti il Mes «appare una istituzione in crisi e per il momento in cerca di una vocazione. In parte per colpa sua, in parte no, è un’istituzione impopolare» e dovrebbe trasformarsi «in un volano per il finanziamento degli investimenti e per il sostegno per affrontare sfide come quella del caro energia e della crisi internazionale connessa alle vicende ucraine, rivedendo le condizionalità attualmente previste ovvero le modalità di utilizzo delle risorse».

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che continuano a «esserci riserve» soprattutto nei partiti di maggioranza sul tema del Mes e aggiunge che il partito Forza Italia lo considera uno strumento «poco europeista». Il rischio secondo i partiti all’opposizione è l’isolamento dell’Italia: Partito democrazione, Azione e Più Europa chiedono infatti all’esecutivo di non aspettare ancora e di approvarlo.

Potrebbe interessarti anche