Politica
Giarrusso? «Il 5 Stelle più dannoso in Parlamento»
Alessandro D'Amato 02/08/2016
Andrea Scanzi sul Fatto sfotte il senatore e lo definisce “renziano a sua insaputa”
Andrea Scanzi sul Fatto di oggi tratta un godibilissimo profilo di Mario Michele Giarrusso, il senatore a 5 Stelle finito nei guai prima per la richiesta ritirata di insindacabilità in una causa per diffamazione e poi per gli insulti rivolti a un giornalista:
Sin dalla sua elezione, Giarrusso si è messo in testa di vincere il premio come “Cinquestelle più dannoso in Parlamento ”: dannoso per i 5 Stelle, ovviamente. È una lotta che nel tempo ha perso elementi di spicco, tipo Serenella Fucksia,alfine espulsa (per quanto tardivamente) e ora gravitante nel pulviscolo del gruppo misto. Giarrusso ha comunque avversari di calibro, ora Lady Streaming Lombardi e ora Mister Complottista Sibilia, forse più dannosi di lui –poiché dotati di maggior potere –ma se non altro lontani dalla tivù. Consci di non doversi far mai vedere nel piccolo schermo, perché se lo fanno Renzi torna subito sopra il 40%, in tivù non vanno mai. Giarrusso, al contrario, in tivù ci vive. O così vorrebbe fare.
Sebbene la televisione gli sia congeniale come una forchetta di porcellana a un rinoceronte, lui –mosso da un comicissimo narcisismo –ha imperversato per mesi in ogni talk. Soprattutto a inizio legislatura. Più gli dicevano di non andare e più lui andava. Tivù e radio erano contente come bambini, perché nessuno come Giarrusso rafforzava l’equazione –cara al giornalismo italico –secondo cui “grillino=mezzo sciroccato”.La Zanzara (Radio24), in particolare, lo stuzzicava di continuo. Gli dava la parola, sperando nella castroneria maxima. E lui, con quelle buffe fattezze da Shrek rubicondo, non deludeva. Mai. Memorabile, tra le tante perle disseminate in questi anni ruggenti, la frase di inizio 2015: “Renzi andrebbe impiccato”. Nello specifico: “Renzi va in vacanza con un Falcon da 9 mila euro all’ora e attacca gli impiegati pubblici. E poi cerca di salvare il suo complice Berlusconi. Sarebbe da impiccare veramente, la gente è molto arrabbiata. Avete presente la cosa che si fa su un albero, attaccando la corda? Ecco, quella. Questo succederà quando la gente si arrabbierà davvero ”.
E già che c’è, lo definisce anche “Renziano a sua insaputa”:
Sarebbe ingiusto criticare Giarrusso senza citarne le qualità. Ex collaboratore di Antonino Caponnetto e ora referente in Sicilia della meritoria Fondazione intitolata al giudice, il 51enne catanese è da sempre in prima linea nella lotta alla mafia. Sarebbe stato anche eletto presidente della Giunta per le Elezioni e le Autorizzazioni del Senato, se solo l’ineffabile collega Vito Crimi non fosse arrivato tardi alla votazione (no, non è una battuta).
Giarrusso, di cui in Rete esiste una foto mitologica incui indossa seminudo una parannanza verdastra para-calcistica, a volte indovina il cosa. Ma non indovina mai il come. Men che meno il dove e il quando. Ne combina più di Bertoldo, che ricorda anche per la fiera rozzezza. Recentemente voleva avvalersi dell’immunità per una querela per diffamazione, ma i colleghi 5 Stelle gli hanno fatto faticosamente cambiare idea. Idolo vero. E renziano a sua insaputa.